Con le vacanze, anche quelle tardive che iniziano ora, torna la voglia di occuparsi di se stessi, regalandosi momenti di pausa e di serenità. Quelli che si possono vivere al Falkensteiner Hotel & Spa di Jesolo, l’elegante struttura del gruppo Falkensteiner, aperto tutto l’anno, che unisce design e un servizio a cinque stelle. Il resort è affacciato su un tratto di spiaggia dallo skyline avveniristico, ricco di edifici firmati da alcuni fra i maggiori studi di architettura del mondo. L’hotel è infatti il cuore dello Jesolo Lido Design District, un vero e proprio quartiere, ideato nel 2001 e ancora in fase di completamento, che ha valorizzato Jesolo sia per la qualità degli costruzioni sia per le infrastrutture. Un progetto di più edifici con diverse funzioni che si integra con il territorio circostante e che riqualifica tutta l’area. 
Firmato dall’architetto americano Richard Meier, il Falkensteiner Hotel & Spa Jesolo vanta interni arredati a cura del designer altoatesino Matteo Thun e uno stile inconfondibile, caratterizzato da enormi vetrate a sottolineare la relazione fra spazi interni ed esterni, linee pulite e minimal, balconi di ampie dimensioni, piscine, grandi spazi verdi e luce, tanta luce, per ricaricare le pile prima del ritorno in città. La candida struttura, affacciato direttamente su un mare che anche quest’anno ha conquistato la Bandiera Blu, è infatti concepita per una vacanza di qualità in armonia con la natura, in linea con il tipico stile Falkensteiner, all’insegna del relax e con un occhio di riguardo per il benessere.
Protagonista l’Acquapura Blue Horizon Spa, 1.500 metri quadri, con un’ampia offerta di trattamenti ad aumentare il comfort degli ospiti delle sue 154 fra camere e suite, arredate con uno stile contemporaneo e confortevole, un lounge bar, quattro piscine fra interne ed esterne, idromassaggi, saune, un’area fitness e una spiaggia privata con esclusivo beach club. E ancora, animazione per bambini, la tradizione italiana del ristorante Artigiani e la cucina nikkei (nippo-peruviana) dell’Hoku, realizzata in collaborazione con il Mochi di Vienna.