STRADE BIANCHE E SEGNALETICA
Il percorso, che si sviluppa in un anello di 153 km, di cui poco meno della metà su strade bianche, le bellissime vie sterrate poderali, dal fondo compatto e regolare – frutto di secolari cure e fortunatamente preservate dall’avanzare dell’asfalto anche grazie all’opera di tutela innescata anche grazie al successo del movimento “eroico” – tocca nella sua estensione complessiva i centri di Montalcino, Torrenieri, San Quirico d’Orcia, Bagno Vignoni, Pienza, Montisi, Trequanda, San Giovanni d’Asso, Buonconvento, Castiglion del Bosco, Sant’Angelo Scalo, Sant’Angelo in Colle e Castelnuovo dell’Abate. Un’apposita segnaletica accompagna il tracciato che è costellato anche di punti di assistenza e informazione che andranno via via attivandosi nei prossimi mesi, grazie alla cooperazione tra amministrazioni locali e iniziativa privata.
Può essere ovviamente scomposto in più tappe, a seconda del grado di allenamento e adattamento al percorso del ciclista o cicloturista: ad esempio, può essere scandito in 3 o 4 giorni, con tappe da variabili tra i 25 e i 55 km, a seconda dell’impegno altimetrico. In alcuni punti una cartellonistica dettagliata illustra la posizione in cui ci si trova con relative informazioni sul territorio.
Tenuta Ciacci Piccolomini, Montalcino - foto Aldo Ballerini
IL FENOMENO EROICA
Il fenomeno Eroica, da anni ormai maturo al punto da essere diventato un “prodotto di esportazione” – ci sono in giro per il mondo almeno sei filiazioni del modello primigenio (Spagna, Inghilterra, Olanda, Sud Africa, California e Giappone) e altri se ne annunciano a breve – è un esempio virtuoso di come una passione sportiva, come quella di recuperare il senso “storico” dell’andare in bicicletta, possa diventare uno straordinario volano di valorizzazione turistica e, di conseguenza economica, di un territorio.
Giancarlo Brocci ha ricordato, nel corso della conferenza stampa, che “quando L’Eroica era ancora una cosa piccina e abbastanza pazza già qualcuno aveva un’idea di ciò che sarebbe potuta diventare. E allora, agli inizi del 2000, decidemmo così di uscire dal Chianti con il percorso lungo, con giro di boa a Montalcino comprendeva quattro tipi di paesaggi. Eravamo consapevoli del fatto che questo territorio fosse straordinario per la bicicletta, tuttavia nella zona di Gaiole non c’era nemmeno un’embrionale forma di turismo. Tanto che nel ’98, all’epoca della seconda Eroica, era per molti difficile trovare posto da dormire: non c’era nemmeno una pensione, mentre oggi ci sono 1240 posti letto, e tante persone che vivono con il turismo, fondamentalmente in bicicletta”.
Una situazione ben diversa da quella di Montalcino e dintorni che, per la rinomata bellezza dei suoi dintorni e per la celebrità della sua eccellenza vinicola, non aveva bisogno di un evento particolare per attirare turisti. Tuttavia, ribadisce Brocci “questo non vuol dire che non tragga beneficio dal nuovo percorso, non solo perché quando due eccellenze si uniscono si forma un’eccellenza superiore, grazie alle sinergie, ma perché questa iniziativa estende l’interesse in un territorio molto più ampio e anche a una clientela molto più ampia”.
Le maglie storiche dell'Eroica - Eroica Montalcino - foto Aldo Ballerini
INFORMAZIONI
Sito web www.eroicamontalcino.it