Belgrado, la capitale serba, è bella per i suoi contrasti. Schietta, a tratti ruvida e un po’ decadente, con le testimonianze della dominazione turca e austro-ungarica e ancora alcune tracce dei bombardamenti della guerra del Kosovo. Meno multietnica di quanto ci si possa aspettare dalla sua storia, ma sicuramente vivace e tutta da scoprire, rispetto ad altre capitali europee è una destinazione economica, soprattutto per quello che riguarda le sistemazioni alberghiere. 
Meta ideale per un weekend natalizio conserva un’atmosfera romantica e unica, fuori dai soliti schemi turistici. Non conosce l’overtourism e ancora per poco è lontana dalla facile seduzione di fast food e catene di negozi internazionali. 
Se alcuni quartieri ricordano Praga, altri Parigi, altri ancora Istambul, nelle sue vie si alternano edifici liberty, decò, palazzotti anonimi, giganteschi edifici governativi nel trionfale stile razionalista di stampo sovietico e moderni condomini alveare.
Belgrado conserva però un suo proprio carattere, forte, dinamico e intraprendente. È una città di giovani, dominata dalla fortezza Kalemegdan, alta sulla collina, con il suo ampio parco e una vista spettacolare sulla confluenza fra Danubio e Sava e sul grande centro sportivo costruito da Novak Djokovic, uno dei più forti tennisti di tutti i tempi e indiscussa gloria nazionale. Altra personalità di spicco della Serbia Nikola Tesla, cui la città ha dedicato un piccolo ma interessante museo, ospitato nella casa natale del geniale scienziato e inventore serbo, noto per aver contribuito alla progettazione del moderno sistema di alimentazione elettrica a corrente alternata, e dove è possibile scoprire i principi dell’elettricità. 

Da non perdere anche il Museo Nazionale della Serbia, la via pedonale Knez Mihailova, costeggiata da eleganti palazzi e ricca di caffè, negozi e di librerie storiche affollate di clienti, soprattutto giovani, e la cineteca, storicamente la seconda al mondo dopo quella di San Pietroburgo. Il monumento più famoso di Belgrado è però il Tempio di S. Sava, la seconda chiesa ortodossa del mondo per grandezza, iniziata alla fine del XIX secolo e dedicata al fondatore della Chiesa ortodossa serba, con una gigantesca cupola di 30 metri di diametro e 80 di altezza: un tripudio di mosaici dorati, affreschi  e un imponente lampadario a ruota a 12 facce.

E per mangiare non c’è che l’imbarazzo della scelta, dagli eleganti locali del quartiere Savamala alle pittoresche  e tradizionali kafane del quartiere bohémien di Skadarlija, al waterfront lungo la Sava, dominato dal moderno grattacielo della Torre di Belgrado, alto 168 metri, ricco di ristoranti dove gustare la tipica cucina serba ma anche nuove proposte fusion. E la sera per i più giovani i barconi qui ormeggiati si trasformano in discoteche e discobar. Info: it.serbia.travel