Torna CantiereMemoria, la rassegna culturale che anima la Casa della Memoria di Milano nel periodo delle festività natalizie. Siamo all'ottava edizione e all'ombra del Bosco Verticale, nel cuore del quartiere meneghino dell'Isola, si ascolterà tanta musica. Il festival aperto alla cittadinanza sarà ispirato come sempre ad un tema che accomuna eventi musicali, letture, spettacoli teatrali, laboratori, installazioni, proiezioni e dibattiti. Quest'anno sarà: “Ridere e morire”.  
Il primo appuntamento è per il 12 dicembre alle ore 18, il giorno in cui la Milano del 1969 viene scossa da un’esplosione: la Banca dell’Agricoltura in piazza Fontana salta per aria. Il tragico bilancio è di 17 morti e 87 feriti. È l’inizio della “strategia della tensione”. Ed è l’inizio, anche, di un lungo dolore, mai sanato. Alla Casa della Memoria per ricordare le vittime di quella strage, torna il duo pianistico formato da Antonella Moretti e Mauro Ravelli, con il concerto “Quando la città brucia” su musiche di Bach, Schubert e Brahms. 
E che le note possano diventare la colonna sonora del dolore, della speranza, della resistenza, dell’inclusione e della gioia lo si avvertirà anche nel secondo appuntamento in programma.
Il 13 dicembre, alle 19, suonano l’Orchestra dei popoli e i violini del mare, utilizzando strumenti costruiti con il legno delle barche dei migranti arrivate a Lampedusa. Così il legno destinato al macero diventa musica che trasforma la sofferenza di quegli uomini e di quelle donne in fuga, in speranza e nuova possibilità di vita. Un repertorio multietnico, fatto di suoni orientali, di melodie salentine, di musiche greche e di canti indiani: come una nave che tocca sponde e culture musicali diverse per unirle e metterle in dialogo, non per separare, la voce di una sola, unica umanità.
Alla Casa della Memoria di Milano, l'"Orchestra dei Popoli e i violini del mare"
Il 28 dicembre, alle ore 20, sarà la volta di un duo sorprendente che unisce la fisarmonica di Guido Baldoni – artista dall’incredibile ecclettismo che mescola musica classica, jazz, pop, tango, musette, klezmer, noise e improvvisazioni sul palco – alla suggestiva voce di Mercedes Casali che si è perfezionata lavorando con musicisti quali Benny Golson, Joey De Francesco, Jimmy Cobb, Rachel Gould, Albert Hera, Michele Hendricks e Franco Cerri.
Si riprende con l’anno nuovo, il 3 gennaio, alle ore 18, sull’onda della grande energia sprigionata dai tamburi di Maracatù Estrela do Boi. Il cui repertorio si concentra sulla musica popolare dello stato brasiliano di Pernambuco, il “maracatu”, dal forte impatto emotivo e sonoro, suonato nel periodo di carnevale. Goungê, caixa, abé e alfaia sono i nomi degli strumenti a percussione utilizzati per i diversi stili di maracatu, ma anche per ritmi più moderni ed esotici come il funk e l’afro. Vestito di rosso e bianco,
A seguire, il 5 gennaio alle ore 19, arriva il duo formato dallo specialista di musica ambient Antonio Testa con Valentin Mufila, cantante, musicista e compositore originario della Repubblica Democratica del Congo. Hanno scelto di chiamarsi “Sanzamamu” – un gioco di parole da “sanza” che in alcuni paesi africani è un altro nome della Kalimba, antichissimo strumento musicale suonato nei villaggi per raccontare storie o celebrare feste, mentre nella lingua congolese lingala significa Luna; e Mamu che vuol dire mamma.  Il repertorio unisce sonorità africane, strumenti etnici tradizionali, elaborati e miscelati con la musica ambient ed elettronica.
La Befana si porterà via anche questa edizione 2023-2024. Il 6 gennaio alle ore 19 la “Carimbò Percussion Orchestra” chiuderà la rassegna con una vera operazione di sincretismo musicale che riunisce sul palco melodie, ritmi e timbri di strumenti differenti in brani inediti e arrangiamenti originali di musiche del mondo. Al centro della ricerca tradizione, folklore e tanto ritmo. 
Casa della Memoria di Milano / foto Casadellamemoria.it
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