Si chiama “Io sono Friuli Venezia Giulia” ed è il marchio di eccellenza che unisce saperi e sapori di questa regione italiana e garantisce l’origine di prodotti agroalimentari, ma anche iniziative come eventi e pubblicazioni, a testimonianza dell’impegno nella sostenibilità ambientale, economica e sociale dei produttori friulani. Le imprese che si fregiano di questo riconoscimento sono espressioni di un patrimonio culturale ed enogastronomico ma anche dei valori sociali e culturali di questo lembo d’Italia. 
 
La vocazione vitivinicola del Friuli Venezia Giulia è ben rappresentata dalla scelta coraggiosa di un paleontologo e di una antropologa culturale, Federica Magrini e Lorenzo Mocchiutti, che venti anni fa hanno deciso di cambiare vita, recuperando una vecchia vigna di famiglia, piantata dal bisnonno. Oggi la cantina Vignai da Duline di S. Giovanni al Natisone (tel.0432.758115) produce con un sistema di coltivazione a “chioma integrale” cinque etichette di vini bianchi, Tocai, Pinot grigio, Morus Nigra, Refosco dal peduncolo rosso.
Di lunga tradizione anche la cantina Gradis’ciutta in località Giasbana, piccolo borgo vicino a San Floriano del Collio (gradisciutta.eu): 40 ettari di superficie e una produzione di circa 200mila bottiglie all’anno. Azienda vitivinicola che dal 1997, grazie all’arrivo in azienda di Robert, figlio dei fondatori Zorko e Ivanka Princic, ha conosciuto un grande sviluppo grazie anche all’introduzione della coltivazione biologica. Oggi fra le colline di questo Collio tristemente noto per le vicende belliche della Grande Guerra, grazie al microclima e al terroir, da varietà autoctone Ribolla e Friulano, e da varietà internazionali Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon, Cabernet, Franc e Merlot, nascono ottimi vini bianchi e rossi e lo spumante Rebolium, frutto di una sinergia con una cantina slovena.
Ultimo nato Borgo Gradis’ciutta, un nuovo concetto di ospitalità in un elegante bed&breakfast ricavato in una serie di edifici del XVI secolo. Nove camere e tre appartamenti per una vacanza che unisce al relax fra la natura la possibilità di esperienze in vigna.
Le birre artigianali sono invece il fiore all’occhiello del Birrificio Bondai (birrificiobondai.it) di Sutrio, creato da Luca Dalla Torre, amante del surf, che insieme alla moglie Arianna gestisce la produzione e la taproom e si è guadagnato il terzo posto come Birraio Emergente nel 2021. 
Il Friuli Venezia Giulia è anche terra di eccellenze per la vasta gamma di produzioni biologiche di erbe officinali. Come calendula, timo, santoreggia, menta o zafferano, ma anche miele, piccoli frutti e oli essenziali distillati a Claut dall’azienda agricola Saliet (agricolasalietbio.it), di Carlo e Chiara Santarossa, giovani, preparati, entusiasti ed amanti della propria terra e della qualità, che i due fratelli valorizzano anche attraverso i prodotti tipici del territorio come il Pestith (fermentato di rape della Val Cellina o della Val Vajont). Nata nel 2016 nel territorio del Parco Nazionale delle Dolomiti Friulane, patrimonio Unesco, questa piccola ma dinamica realtà si basa su modello aziendale sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico e si adopera per la tutela e lo sviluppo dell’agricoltura in un territorio difficile come quello montano. 
L’arte bianca trova espressione nello storico Antico Mulino F.lli Persello di Colloredo di Monte Albano (info@molinopersello.it), che si fregia del motto “Dalla tradizione, la qualità”. Fra i vari prodotti, la linea pane, quella delle farine, dalle classiche alle semintegrali, a quelle con crusca di grano tenero o con germe di grano. E ancora la linea bio da coltivazioni 100% biologiche (farro, segale, avena, kamut, grano tenero, avena, mais gialla, farina di ceci, senatore Cappelli, farina di orzo), le farine per dolci, pizza, gluten free e, immancabilmente, polenta. 
Parlando del Friuli Venezia Giulia non si può certo trascurare la produzione del gruppo Martelli di San Daniele del Fiuli, fondato nel 1959 (martelli.com), con le sue sette unità produttive e la sua filiera di suini italiani certificati “Qui ti voglio” che ha eliminato completamente l’uso di antibiotici e garantisce agli animali spazi adeguati e ricchi di stimoli per ridurre lo stress e migliorare la loro qualità di vita anche attraverso un’alimentazione integrata ed equilibrata. La sua linea certificata di carni e affettati come prosciutto cotto, crudo, mortadella, salame coniugano tradizione, sicurezza alimentare e altissima qualità.
In questo itinerario enogastronomico, da non perdere le proposte culinarie tradizionali, rivisitate in modo moderno e raffinato, de Le Fucine Brasserie di Buttrio (lefucine.com), cui si affianca anche un ristorante gourmet, quelle attente al gusto non meno che alla salute del ristorante Integraldo di Majano (integraldo.bio), ma anche quelle più tradizionali, ottimamente confezionate, del piccolo ma curatoLa Pignata di Poffabro (tel. 340.6112653), dove si possono gustare anche gli ottimi formaggi di giovani produttori selezionati da Anup Canuti, che con la sua Landris continua l’intuizione del padre Leandro di utilizzare una grotta naturale di proprietà della sua famiglia per stagionare i formaggi (anup.hatred@.it).
Se le 15mila galline livornesi de Le uova di Cocò a Moruzzo (leuovadicoco.it), allevate a terra, forniscono ai ristorati della zona e ai privati una materia prima d’eccellenza, per addentrarsi al meglio nell’esperienza culinaria delle produzioni simbolo della cucina regionale imperdibile una tappa dell’Osteria Da Alvise di Sutrio (osteriadaalvise.it), dove gustare piatti iconici come i cjarsons, pasta fresca tipica della Carnia, con i ravioli ripiegati a mezzaluna e ripieni di cipolla arrostita, strutto, uvetta, pangrattato, cannella, zucchero, pepe, sale e ricotta fresca, ma anche frico, una ricetta antica casalinga preparata con le patate, la cipolla e il formaggio Montasio dop. Come quello prodotto da Michele Gortani, laureato in giurisprudenza ma tornato ai suoi monti dove la famiglia aveva una azienda agricola, e dove a Malga Pozof, con grande competenza e una visione del futuro caseario aperto anche all’utilizzo di materie prime provenienti dal mondo vegetale, produce formaggi da latte fresco di vacche brune come il saporitissimo Formadi Frant, ma anche ricotta e persino un’ottima mozzarella.