Secondo un sondaggio di Nomisma, andare a cena al ristorante è uno dei principali desideri da esaudire dopo la quarantena per quasi metà degli intervistati (43%).
Ma per poterlo fare dovremo aspettare il 1° giugno, sempre che la Fase2 non abbia intoppi o rallentamenti.
Per sostenere il settore in fortissima difficoltà per la chiusura forzata di questi mesi, TheFork, la principale applicazione per la prenotazione online dei ristoranti a livello globale, ha deciso di lanciare la campagna “Salviamo i ristoranti”. Da oggi è possibile acquistare voucher prepagati, subito ribattezzati “dining bond”, presso centinaia di ristoranti che aderiscono alla piattaforma. Ecco come funzionano e a cosa servono.
COME ACQUISTARE I VOUCHER
Per acquistarli è sufficiente selezionare il ristorante preferito e poi, sulla scheda del locale, cliccare sul pulsante “Acquista un voucher prepagato”.  A questo punto si aprirà la pagina dedicata all’acquisto in cui sarà necessario inserire l’importo del voucher che si desidera comprare e completare il pagamento. I soldi verranno direttamente accreditati al ristorante, mentre l’utente riceverà i dettagli dell’acquisto via e-mail e potrà spendere il suo voucher alla riapertura. In pratica, pago ora la mia cena, la farò più avanti, quando sarà possibile, ma intanto sostengo il mio ristorante preferito in questo difficile momento dandogli liquidità. Perché se è vero che sono chiusi, pagano ugualmente le spese, i dipendenti, l’affitto.
E se il ristorante che volete aiutare non accetta ancora i voucher preparati, è possibile invitarlo ad aderire direttamente sempre tramite la app The Fork.
E FINCHE' NON RIAPRONO?
Nell’attesa, alcuni ristoranti sono già attrezzati oggi per la consegna a domicilio, mentre dal 4 maggio è di nuovo possibile fare il servizio da asporto, ovvero ordinare e ritirare di persona cene, pizze, hamburger, sushi, quello che preferite.
L’iniziativa dei voucher preparati è stata testata con successo da TheFork in diversi mercati (Spagna, Francia, Svizzera, Belgio e Australia) e finora ha raccolto oltre 500 mila euro.
La campagna “Salviamo i ristoranti” è stata accolta positivamente anche dalle principali associazioni italiane del settore, prima tra tutte la Federazione Italiana di Pubblici Esercizi (FIPE).