La prima guerra mondiale si sta sempre più allontanando da noi, nelle memorie e nelle persone. Gli ultimi reduci sono ormai scomparsi da un pezzo e la società ha archiviato da tempo una tragedia che ha contato 650mila morti solo fra i nostri connazionali.
Di quei lontani, funesti, ma anche eroici eventi sono usciti negli anni centinaia di studi, saggi, testimonianze, approfondimenti. L'occasione per riparlarne è un curioso saggio firmato anche da un socio del Touring Club Italiano, Marcello Pellegrini, di Città di Castello, che ripercorre gli eventi della Grande Guerra visti dall'alta valle del Tevere.
Un punto di vista decisamente inusuale e per questo da considerare con attenzione. Che cosa c'entra la valle del Tevere con la Grande Guerra? Si chiederà qualcuno. Dimenticando che al fronte andarono militari d'ogni parte d'Italia, versando un contenuto di sangue altissimo. Nella prefazione, infatti, si ricorda che a causa della guerra Anghiari ebbe 252 morti, Città di Castello 620, Sansepolcro 179, Umbertide 268. Un tributo altissimo, ricordato e testimoniato dagli innumerevoli monumenti ai caduti che ornano piazze e slarghi di ogni Comune d'Italia.
Tornando al volume L'alta valle del Tevere e la Grande Guerra, edito da Petruzzi, occorre precisare subito che è un saggio poderoso e documentatissimo di 384 pagine, di grande formato e con innumerevoli illustrazioni; un libro strenna per certi versi, sebbene racconti vicende non certo allegre. Si rivela comunque una miniera di notizie inaspettate, come quella, per esempio, che centinaia di prigionieri di guerra austro-ungarici che dovevano essere allontanati dal fronte furono dirottati proprio nella valle del Tevere dove furono impiegati in lavori di fatica, come nelle miniere di lignite di Sansecondo o come boscaioli a Umbertide. Il libro analizza fatti e avvenimenti, la situazione del fronte e delle retrovie, con citazioni inedite e documentazione varia, ricchissima quella iconografica, e si conclude con il lunghissimo elenco dei caduti in tutti i Comuni dell'alta valle del Tevere, dando di ognuno i dati anagrafici e il reparto d'appartenenza.