In tempi di confinamento (e di chiusura di mostre&musei) bisogna farsi venire idee nuove. La Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia si è ispirata al celebre personaggio di Gianni Rodari e ha lanciato "Opere al telefono": dall’11 novembre al 23 dicembre, tutti i mercoledì dalle ore 17 alle 19, lo staff si metterà a disposizione per raccontare telefonicamente una delle opere fotografiche esposte nella mostra "True Fictions. Fotografia visionaria dagli anni ‘70 ad oggi", aperta il 17 ottobre. Basterà scegliere un'opera tra quelle nella galleria qui sotto e chiamare lo 0522.444446 (sempre che si trovi la linea libera!).
 

"True Fictions. Fotografia visionaria dagli anni ‘70 ad oggi" è la prima mostra in Italia dedicata al fenomeno della staged photography, tendenza che, a partire dagli anni Ottanta, ha rivoluzionato il linguaggio fotografico e la collocazione della fotografia nell’ambito delle arti contemporanee. "La staged photography ha cambiato radicalmente il nostro approccio alla fotografia: da mezzo destinato principalmente a documentare la realtà, è diventato il mezzo privilegiato per inventare realtà parallele, menzogne credibili, mondi fantastici" dice Walter Guadagnini, curatore dell’esposizione "È stata una rivelazione e una rivoluzione negli anni Ottanta - dal quale sono emersi alcuni dei protagonisti assoluti dell'arte e della fotografia come Jeff Wall, Cindy Sherman, Sandy Skoglund, Joan Fontcuberta - ed è diventata un vero e proprio genere negli anni Duemila, quando Photoshop e l'elaborazione digitale hanno trasformato la natura della fotografia. Però poche sono state le mostre nel mondo, e nessuna in Italia, che abbiano provato a definire criticamente questo campo così vasto e così affascinante: questa mostra raccoglie dunque opere straordinariamente affascinanti, inquietanti e divertenti, che parlano di noi fingendo di parlare d'altro, ed è anche un'occasione di studio per inquadrare storicamente questo fenomeno".
Ecco le fotografie tra cui si potrà scegliere:


1. Bernard Faucon, L’enfant qui vole, 1979 Courtesy: Paci Contemporary gallery (Brescia – Porto Cervo, IT)


2. Lori Nix, Library, 2007 from “The City”. Courtesy Paci contemporary gallery (Brescia – Porto Cervo, IT)​


3. Sandy Skoglund, Revenge of the Goldfish, 1981 Courtesy: Paci contemporary gallery (Brescia – Porto Cervo, IT)


4. Eileen Cowin – Family Docudrama, 1980-1983, © Eileen Cowin, courtesy of the artist


5. Gillian Wearing, “Me as Eva Hesse”, 2019, Courtesy Collezione Ettore Molinario, © Gillian Wearing​


6. Chan Hyo Bae, Existing in Costume, Ann Bolyen, Courtesy MC2 Gallery​


7.  Nic Nicosia, Violence, 1986, Courtesy the artist and Erin Cluley Gallery, Dallas, Texas, © Nic Nicosia


8. Erwin Olaf, The Mother, from the series “Dusk”, 2009, Courtesy Collezione Soprani, Arese (MI)​


9. Teun Hocks, Untitled n° 045 (Day and Night), 1986, Courtesy Paci contemporary gallery (Brescia-Porto Cervo, IT)


10. Cindy Sherman, Untitled #127/A, 1983, Courtesy Collezione Ettore Molinario

INFORMAZIONI
A partire dall’11 novembre e fino al 23 dicembre, tutti i mercoledì, dalle 17 alle 19, sarà possibile ascoltare la storia di una delle opere esposte nella mostra True Fictions: basta scegliere l'opera e chiamare lo 0522 444446.

Info sulla mostra: www.palazzomagnani.it