Dopo mesi di restrizioni causate dalla pandemia e smartworking la voglia di natura è esplosa. Una delle destinazioni più affascinanti e forse meno conosciute nel nostro Paese è il Parco nazionale dell’Alta Murgia in Puglia.
Approfittando delle conoscenze del territorio di numerosi accompagnatori naturalistici è possibile seguire i Geopassi, una serie di itinerari lungo i geositi che caratterizzano il parco. Percorribili a piedi o in bici, conducono in un viaggio nella storia della terra che tocca siti come le Cave di Bauxite (nella foto), il canyon di Spinazzola, la Cava Pontrelli, famosa nel mondo per le impronte di dinosauro, e la Grotta di Lamalunga che conserva i resti dell’uomo di Altamura, tra gli esemplari più antichi di uomo di Neanderthal. Tutto questo patrimonio è in lizza per entrare nell’elenco Unesco. È già patrimonio Unesco il Castel del Monte di Andria che nel Parco dell’Alta Murgia è immerso.
Ma il bello è che oltre a camminare o pedalare, qui si scoprono anche le peculiarità gastronomiche del territorio. A ogni Geopasso, infatti, è legata un’eccellenza: dal pane di Altamura alle lenticchie, dai formaggi come il Pallone di Gravina ai ceci. Perché per godere a pieno della natura, è sempre meglio coinvolgere tutti i sensi.
Per saperne di più, www.parcoaltamurgia.gov.it.