La Bandiera Blu certifica la purezza dell’acqua, e Budoni ce l’ha. Quella Lilla l’accessibilità per i disabili, e non manca. Non ci sono invece bandiere per certificare quanto il paese gallurese stia facendo nel campo del turismo lento, favorendo la mobilità non motorizzate per scoprire le sue spiagge e le sue pinete. Merito del progetto Sviluppo outdoor con cui sono stati realizzati oltre 40 chilometri di itinerari percorribili in bicicletta. Ma se a far le ciclabili sono buoni più o meno tutti, non tanti hanno sviluppato i servizi accessori, come le mappe digitali, o le rastrelliere di nuova generazione: oltre 100 stalli distrubuite lungo gli itinerari per invogliare a una sosta sicura in vista di un bel bagno.
Due i nuovi itinerari percorribili anche con le ebike che si snodano per oltre 40 chilometri, lontani da smog, traffico e inquinamento, attraverso gli antichi borghi di Budoni. Le biciclette possono essere parcheggiate nei cento nuovi stalli disseminati lungo tutta la costa all’ingresso delle spiagge, con rastrelliere di nuova generazione, facilmente identificabili grazie alla nuova segnaletica e alla presenza digitale sulle mappe del territorio. Grande l’attenzione anche a chi predilige muoversi a piedi, con tre sentieri di trekking che consentono di scoprire le magnificenze della costa e dei territori interni. Tutto in totale sicurezza grazie alla mappatura di tutti i percorsi su Komoot e alla presenza di cartellonistica con codici QR che in ogni istante indica la precisa posizione, la strada percorsa e quella che rimane. Numerosi, lungo il tragitto, i punti di ristoro presso i quali è possibile sostare e rifocillarsi con i prodotti tipici locali, per poi ripartire.