Mare, mare, mare. C’è così tanto mare nella capitale della Magna Grecia, che vanta una storia e una ricchezza plurimillenaria, che attraversandola si ha quasi la sensazione di essere su un’isola. E tanto blu… “blu mare”. L’ho ri-scoperta così Taranto, in una domenica settembrina. Quel blu l’ho ritrovato ovunque, perdendomi fra i vicoli dalle mille anime di un nostalgico centro storico.

Era prepotente sulle facciate delle case corrose dall’aria salmastra e fra le rughe bruciate dal sole dei suoi marinai. Non è mancata nemmeno fra i colori della street art pronta a catturare lo sguardo anche dei meno attenti. Non mi è mancato quando sono rimasta a bocca aperta, immergendomi nel barocco del Cappellone di San Cataldo. Gli stessi profumi delle cucine mi parlavano di mare e di quelle cozze tanto apprezzate, regine indiscusse della tavola, sia cotta, sia cruda. Il mare non ha smesso mai di abbracciare me e ogni angolo di questa città, dove la storia echeggia in ogni cosa, mentre le palme ondeggiano per l’immancabile vento. 


Panorama di Taranto - foto Lucrezia Argentiero


Street Art a Taranto - foto Lucrezia Argentiero

UNA CITTÀ AFFAMATA DI VITA
Quanta storia “galleggia” in un lembo di terra. Il museo di Taranto, il Mar.Ta., considerato uno dei musei archeologici più importanti al mondo, è uno scrigno di meraviglie che emoziona e fa volare con la mente. Al suo interno sono custoditi manufatti in terracotta, i tanto decantati Ori, le armature, i reperti della necropoli fino ai meravigliosi mosaici di antiche ville patrizie. La storia echeggia fra le colonne doriche e fra le spesse mura e gli affascinanti sotterranei del Castello Aragonese (visitabile gratuitamente tutto l’anno). Il grande maniero o “la grande bellezza”, così come la chiamano i tarantini, con le sue torri circolari si staglia fra il mar Piccolo e il mar Grande, unendo con un ponte girevole la città vecchia alla città nuova. Qui sono custoditi segreti, leggende, misteri. Qui si è consumata la terribile prigionia del Conte di Montecristo. Oggi la Marina Militare, con la supervisione delle soprintendenze dei Beni Archeologici e Architettonici, sta continuando nel restauro degli ambienti esterni ed interni.

Ma a rifarsi il look, a Taranto, non è solo il castello. La città e i tarantini sono in pieno fermento. Taranto ha fame, è affamata di vita, vuole rinascere con la forza di un’economia alternativa alla grande industria. Ha dalla sua parte il mare, i delfini, il genio artistico, la sua fierezza storica e le mille capacità dei suoi artigiani. Tutti mirano alla sua concreta valorizzazione. 

Il Castello Aragonese di Taranto - foto Lucrezia Argentiero

UNA MAREA DI INIZIATIVE
È proprio il caso di dire che una “marea” di iniziative la vedono protagonista. Tutte volte ad  armonizzare l’offerta ricettiva, alzarne gli standard qualitativi e avviare il rilancio turistico della città. Partendo dalla sua secolare relazione con il mare la città è ormai lanciata come meta del turismo in Puglia diventando anche approdo di crociere.  

Non mancano gli eventi che attirano numerosi visitatori e arricchiscono il cartellone di una città che già da sé è un grosso contenitore di cultura, arte, storia e tradizioni. Si sono appena spenti i riflettori su Taranto capitale del mare e delle regate, con SailGP, la competizione dei catamarani giganti. E il BTM InterAzioni, un appuntamento imperdibile che parla di esperienze e di innovazione, mettendo in campo una serie di incontri di confronto fra esperti, operatori turistici, istituzioni e aziende del territorio, per approfondire le tematiche legate al mondo dell’incoming e dell’ospitalità. 

Presa dall’entusiasmo non mi sono fatta mancare proprio nessuna esperienza e sono finita letteralmente in mare quando sono scivolata sperimentando il nuovo sport acquatico, il sup. È stato emozionante e indimentacabile non solo ammirare la “città dei due mari” da un’altra prospettiva, ma anche cadere in acqua e ritornare sul sup. Fa parte del gioco. Ma ci si rialza, più forti di prima e si ricomincia a remare, certi di andare nella giusta direzione. Forza Taranto, continua a remare anche tu... la direzione è quella giusta!


Sup a Taranto - foto Lucrezia Argentiero
 

INFO PRATICHE
Dormire e mangiare
- Mon Rêve Ecogreen Resort 
(via Pesca Mazzisciata 1, Talsano; www.monreve.it) è immerso nel verde e tra due insenature naturali, a soli 10 minuti dalla città, ideale per dormire abbracciati e cullati dalle onde. Un paradiso esclusivo e punto di riferimento per il relax, il divertimento, la cultura, la musica e l’eno-gastronomia pugliese.
TAGII sea experience (via Duomo 285, tel. 0996964308 / 3274434286), posizionato nel cuore della città vecchia proprio di fronte alle colonne doriche, propone piatti originali di pesce e le immancabili cozze tarantine. Ambiente accogliente dallo stile minimal.

Shopping

- Antiquariato Sibilla (via Duomo, 267/295) si trova nell’arteria principale che porta dritto alla cattedrale di San Cataldo: un tuffo nel passato fra scrittoi, credenze, quadri e pezzi unici di antiquariato. Non preoccupatevi di farli entrare in valigia; è garantita la spedizione.
Indirizzi utili
- Sup a Taranto, ma anche surf e windsurf, con Salty Skin Taranto, www.saltyskintaranto.it
- A Taranto è possibile diventare ricercatori di delfini per un giorno. Basta solo salire a bordo di uno dei catamarani della Jonian Dolphin Conservation (www.joniandolphin.it), un’esperienza unica sul campo che mette in connessione diretta con l'ambiente marino. 
- Se tornando a casa avrete ancora voglia di continuare ad immergervi nelle tradizioni tarantine e salentine, fate una full immersion nella cultura popolare del Tacco d’Italia con il gioco di società “Salento”. Lo trovate online sul sito www.destinazioneavventura.it.