Sicuramente sono luoghi tranquilli, riservati e accoglienti, spesso in posizioni panoramiche, immersi nel verde o sul lungomare. Hanno prezzi competitivi e non chiedono una partecipazione attiva, ovvero se non siete cattolici e praticanti siete comunque ben accetti. Stiamo parlando delle oltre 1.600 strutture religiose che anche questa estate apriranno le loro porte ai turisti italiani e non, con una disponibilità di 123.000 posti letto. Case vacanze, residenze, colonie, eremi, foresterie, case parrocchiali, ostelli e case alpine. Ce n’è per tutti i gusti e in tutte le regioni, fra mare, montagna, laghi, natura e città d’arte.
Assisi, Loreto, San Giovanni Rotondo – la terra di padre Pio – e Roma, certo, ma anche molte altre località: a Subiaco (Roma) c'è al foresteria del monastero di S. Scolastica (nella foto), immerso nel verde; a Venezia la splendida Casa Caburlotto; a Pieve di Cadore, sulle Dolomiti Bellunesi, Villa S. Maria Ausiliatrice; in Salento, a Melendugno (Lecce), la Casa per ferie Oasi di Roca.
Si possono trovare tutte sul portale no profit www.ospitalitareligiosa.it, strutturato per fare ricerche in base al periodo, alla destinazione, alle strutture e ai servizi offerti, con un’attenzione particolare, come è logico, ai ritiri spirituali e ai pellegrinaggi. Le strutture sono gestite direttamente da religiosi (o di loro proprietà) e i proventi sostengono le attività caritatevoli e missionarie di parrocchie e ordini religiosi svolgono sia in Italia che nel Terzo Mondo.
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