A 50 anni dallo sbarco sulla Luna, i giochi da tavolo più belli dedicati alla conquista dello spazio

«One small step for a man, one giant leap for mankind»: un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità. Lo sbarco sul nostro satellite, avvenuto il 20 luglio di 50 anni fa, ha cambiato la storia. Il primo passo sulla Luna dell’astronauta americano Neil Armstrong ha infatti rappresentato un evento in grado di stimolare negli anni successivi la fantasia non solo di registi e scrittori, ma anche quella degli ideatori dei giochi da tavolo.
E così in occasione del cinquantesimo dello sbarco, vi presentiamo i giochi da tavolo dedicati alla Luna o più in generale, alla corsa allo spazio.

1969

1969 è l’anno in cui l’uomo è sbarcato sulla Luna. E 1969 è il titolo del gioco pubblicato da Cranio Creations che permette di rivivere la gara fra superpotenze, tra investimenti milionari e colpi bassi, che ha preceduto quello storico giorno. Ogni giocatore (da 2 a 5) rappresenta una nazione che aspira a raggiungere il nostro satellite: ci sono russi, americani, tedeschi, canadesi e francesi.
Durante la partita ognuno acquista risorse per la propria base e per la propria astronave, così da poter fare missioni sempre più complesse. Per ogni missione servono scienziati, qualche spia e un po’ di fortuna perché non manca il lancio dei dadi.
Ogni missione in cui si ha successo (ce ne sono 11, a difficoltà e punteggio crescente) dà un bonus per quella verso la Luna, la più impegnativa. Vince chi fa più punti (e non è detto che ci arrivi, sulla Luna).  

Apollo XIII

Il secondo gioco di cui parliamo è invece legato all’anno successivo, il 1970, e più precisamente l’11 aprile, quando da Cape Canaveral partì una nuova missione con destinazione Luna. Ma la missione dell’Apollo XIII è scolpita nell’immaginario collettivo americano per ragioni ben diverse: fin dalla partenza, guasti e problemi resero impossibile l’arrivo sulla Luna, e la priorità della Nasa divenne ben presto quella di riportare a terra i tre astronauti sani e salvi. Di questa missione è diventata storica la frase «Houston, abbiamo un problema» pronunciata dal comandante James Lovell dopo lo scoppio del serbatoio di ossigeno. Fu da quel momento che la missione Apollo XIII perse ogni speranza di toccare il suolo lunare, e divenne una lotta contro il tempo, mentre la nazione intera stava a guardare col fiato sospeso…
Apollo XIII, il gioco da tavolo di Andrea Crespi pubblicato da Pendragon, ripercorre l’intera vicenda della missione spaziale:da 2 a 5 giocatori dovranno gestire le carte evento in modo da garantire il rientro sulla terra dell’equipaggio. Apollo XIII infatti è un collaborativo: si gioca tutti insieme, da alleati, per scongiurare il disastro, e pur trattandosi di una simulazione storica molto accurata, non è detto che si ottenga anche lo stesso lieto fine. Una cosa è certa: si vince (o si perde) tutti insieme.

Conquista la Luna

Una luna più metaforica che reale è quella che si cerca di raggiungere in Conquista la Luna, gioco per 2/6 giocatori da Asmodee italia. Ai partecipanti si chiede di raggiungere la luna impilando scale una sull’altra, fino a  creare bizzarre (e precarie) costruzioni sopra alle scale piazzate all’inizio, in una sorta di Jenga al contrario. Chi sbaglia di meno, ovvero provoca meno crolli, vince.
Un party game molto più scanzonato e spassoso di quanto si penserebbe a prima vista.

Dalla Terra a Marte

C’è inoltre S.P.A.C.E. (acronimo di Spazio Pianeti Asteroidi Conquiste Esplorazioni, gioco di Marco Garavaglia) che – realizzato dall’italiano Marco Garavaglia con l’editore Post Scriptum in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana – consente di costruire sonde per esplorare i pianeti del sistema solare, oppure Kepler-3042 che prefigura una nuova corsa allo spazio tra mille anni. Non va poi dimenticato Marte, il pianeta rosso, protagonista di tanti titoli fra i quali spicca senza dubbio quel piccolo capolavoro che è Terraforming Mars.