Non ci sono altri continenti possibili per gli albanesi, se non l’Europa

Così si espresse in un’intervista Ismail Kadare, il grande scrittore albanese scomparso nel 2024 dopo essere stato per decenni uno degli intellettuali più rispettati del continente, un vero e proprio ambasciatore della cultura albanese nel mondo. Chi viaggia oggi in Albania non può che dare ragione a Kadare.

Sedendo sulle gradinate del teatro greco-romano di Butrinto per ammirare lo splendore di un sito archeologico dove hanno lasciato traccia di sé tutte le grandi civiltà del Mediterraneo, dagli illiri ai veneziani; passeggiando tra le chiese bizantine di Berat per scoprire le meravigliose icone del maestro Onufri, che nel XVI secolo mescolò sapientemente lo stile dell’arte sacra ortodossa con le influenze del rinascimento italiano; ascoltando il richiamo alla preghiera della nuova Grande Moschea di Tirana, i cui slanciati minareti ricordano quelli della Moschea Blu di İstanbul, edificata all’inizio del Seicento dall’architetto ottomano di origine albanese Sedefkar Mehmed Agha: l’Albania è europea e cosmopolita.

Berat, la chiesa di San Teodoro nella citta Patrimonio Unesco
Berat, la chiesa di San Teodoro nella citta Patrimonio Unesco / foto Shutterstock

IL BOOM DEL TURISMO, IL RISCHIO DI INSEGUIRE IL SOGNO LOW COST

Dopo il periodo della traumatica sospensione dei viaggi a causa della pandemia, l’Albania è stata tra i Paesi che hanno registrato la crescita più significativa di visitatori internazionali. Il turismo italiano sulle sue spiagge è letteralmente esploso, allontanando di colpo i lunghi decenni durante i quali l’Albania era rimasta totalmente fuori dalle rotte turistiche, nota nell’immaginario collettivo solo come terra di emigrazione.

Il turismo è diventato un pilastro fondamentale dell’economia, con un trend di crescita costante fin dai primi anni del nuovo millennio e poi di rapida accelerazione. Le riforme hanno favorito gli investimenti intervenendo, tra l’altro, sul sistema fiscale e concedendo nuovi spazi per lo sviluppo turistico, al fine di rendere l’Albania una destinazione competitiva nel panorama internazionale. Le politiche di promozione turistica, insieme al miglioramento delle infrastrutture stradali e aeroportuali, hanno trasformato il Paese rendendolo accessibile ai viaggiatori di ogni parte del mondo. Dopo il calo degli ingressi legato alla pandemia il settore ha ripreso rapidamente slancio facendo registrare quasi 8 milioni di visitatori nel 2022 e oltre 10 nel 2023, un record storico.

Gli arrivi dall’Italia hanno giocato un ruolo importante: si stima che circa 1 milione di italiani abbiano scelto l’Albania per le vacanze nel 2023 (quasi il 9% del totale degli arrivi). Seguono gli Stati limitrofi come Kosovo, Macedonia del Nord e Grecia, quindi gli altri Paesi dell’Europa occidentale, gli Stati Uniti e alcuni Paesi asiatici. Il successo del settore turistico ha stimolato la realizzazione di nuove strutture ricettive e il Paese è oggi impegnato a diversificare l’offerta. Oltre che sulle spiagge del litorale, l’Albania investe nella promozione del turismo culturale, naturalistico e montano, con l’obiettivo di allungare la stagionalità e attrarre visitatori durante tutto l’anno. Eppure anche questa svolta nasconde delle insidie: il rischio che quelle in Albania siano sinonimo di vacanze economiche, di consumo di spiagge a poco prezzo.

Vista dall'alto di oombrelloini a Pasqyra, una delle spiagge più rinomate del sud albanese
Pasqyra, una delle spiagge più rinomate del sud albanese / foto Shutterstock

Foto statistiche barometro

CON LENTEZZA, TRA LE MONTAGNE

Il senso di un viaggio in Albania è ben altro. Certo, il litorale è bellissimo ma dà il meglio di sé fuori dal picco dell’alta stagione, magari a giugno o settembre, quando ci si può fermare qualche giorno in una località minore della Riviera tra l’Adriatico e lo Ionio per assaporare la tranquillità di antichi borghi come Qeparo o Piqeras.

L’altro tesoro naturalistico dell’Albania sono le montagne, dove una fitta rete di sentieri attraversa valli e fiumi raggiungendo i confini del Montenegro, del Kosovo, della Macedonia del Nord e della Grecia: facendo base in agriturismi e piccole aziende agricole.

Il Barometro Mondiale del Turismo mostra che le classiche mete delle vacanze estive come Spagna, Grecia e Turchia attirano il maggior numero di turisti, ma quando si tratta della crescita percentuale più alta negli ultimi cinque anni, emergono altre destinazioni, con l’Albania in testa, scrive Jean-Claude Raemy per il noto portale svizzero blick.ch. a conduzione familiare è possibile alternare piacevoli camminate alla scoperta di uno stile di vita rurale agli assaggi dell’infinita varietà di prodotti biologici e ricette della cucina dell’entroterra.

Nonostante il netto miglioramento della rete viaria, caratterizzata oggi da strade ben più veloci e comode di un tempo, il modo ideale per scoprire l’Albania rimane il viaggio lento. Non è un Paese di icone straviste o località "instagrammabili", ma offre un mix ricco ed equilibrato di natura, storia, cultura, esperienze.

Non mancano i Patrimoni Unesco, così come i musei, i festival e le occasioni per entrare in contatto con le tante espressioni della cultura popolare. Potrà capitarvi di visitare il Museo nazionale della Fotografia di Scutari e trovarvi faccia a faccia con gli sguardi fieri delle donne e degli uomini che a metà Ottocento vivevano nei villaggi dell’Albania settentrionale; volti impressi su lastre di bromuro d’argento da Pietro Marubi, nato a Piacenza e divenuto pioniere della fotografia nei Balcani. Oppure di osservare le antiche dimore del periodo ottomano di Gjirokastra, con una copia de La città di pietra di Kadare tra le mani, e chiedervi se i tetti che brillano nella luce del tramonto non siano davvero le squame di un drago addormentato.

Trekking nel Parco Nazionale della Valle di Valbona / foto Shutterstock

LE TRACCE DEL PASSATO IN UN PAESE DI GIOVANI

Ma soprattutto in Albania si incontrano le persone.  Specialmente i giovani, interessati al futuro proprio e del Paese, consapevoli dei sacrifici e del coraggio delle generazioni che li hanno preceduti passando attraverso le tante difficoltà di un lungo Novecento. Sono molte le tracce del passato, viaggiando in Albania. Si può risalire il corso del tempo fino agli epici regni degli illiri, tra le antiche tombe dei re a Selca, tra le sale del rinnovato Museo archeologico di Durazzo. Riscoprire la storia quasi dimenticata degli aromuni, che nel borgo di Voskopoja, nell’Albania orientale, hanno lasciato chiese e monasteri riccamente affrescati a testimonianza della grandezza passata.

Il sito archeologico di Apollonia, a Durazzo / foto Shutterstock

Ma tra i ricordi di viaggio più cari, in modo quasi inaspettato, si finisce per conservare quegli attimi di tranquillità assoluta in cui lo sguardo si posa per esempio sulle placide acque del lago di Ohrid, o si ascolta il canto sfrenato delle cicale sull’isola di Zvërnec. Un modo di assaporare davvero la vita è brindare con un bicchierino di rakì alla felicità di una coppia di giovani sposi al matrimonio dei quali si è stati invitati per caso. Che poi forse caso non è, ma dono di ospitalità che dopo un viaggio in Albania si porta a casa come un prezioso souvenir.

Un brindisi a Rakì, distillato albanese all'anice o alla frutta / foto Shutterstock

LA GUIDA VERDE ALBANIA

È il libreria, nei Punti Touring e sul nostro Store la nuova arrivata nel catalogo delle Guide Verdi: "Albania".

Arricchiti dai percorsi d'autore di Anilda Ibrahimi, ecco una guida nuova ed entusiasmante, in un paese emergente da avvicinare con rispetto, senza seguire il rischioso copione del turismo low cost.

In guida troverai tra suggerimenti e itinerari:

  • Tirana e l’imprevedibile set di piazza Skanderbeg dove il Book Building simboleggia l’avanzata delle nuove icone sotto il segno del vetro e della cultura.
  • Sabbia e ciottoli, pinete e scogliere, lungomari e tramonti: le spiagge più belle e quelle più segrete.
  • Berat, Patrimonio Unesco e scrigno di tesori di epoca ottomana ma anche città cosmopolita caratterizzata dalla pacifica convivenza tra persone di diversa fede religiosa.
  • Itinerari da fiaba ai laghi di Prespa, sulle sterrate che corrono lungo i canneti attraversando villaggi fuori dal tempo, abitati da pescatori.
  • I numerosi Parchi nazionali a tutela di siti archeologici ma anche, sul monte Tomorr, dei luoghi considerati sacri da migliaia di pellegrini bektashi.
La copertina della nuova Guida Verde Albania