L'Argentina e la carne

Se c'è una cosa che sanno fare davvero bene in Argentina è la carne. L'asado, arrosto o grigliata, si distingue per i tempi lunghi e la carne morbidissima. Da accompagnare con il tipico chimichurri, una salsa verde a base di prezzemolo, peperoncino e aglio. Due gli indirizzi a Buenos Aires dove gustare un ottimo asado proposti da The Fork: Revire e Enfundà la Mandolina.

L'Argentina e la zuppa... di carne

Sempre in Argentina merita anche il Locro, una zuppa tradizionale di cui esistono numerose varianti. Di base si prepara con mais e zucca, con aggiunta di carne con una cottura molto lenta a fuoco basso. Il locro si consuma spesso il 25 maggio, giorno in cui si commemora il primo governo argentino. Da gustare al Patio de Antaño a Buenos Aires.

Il Brasile e i fagioli

Un altro grande Paese dove mangiare bene è sicuramente il Brasile. A cominciare da un grande classico, la Feijoada. Si tratta di una sorta di fagiolata e la ricetta ha moltissime variazioni. Di base però si tratta di uno stufato realizzato con fagioli neri o bruni, salsicce e diversi tagli di carne di maiale. La preparazione è molto lunga e può richiedere fino a 24 ore. Solitamente accompagnato da riso, cavolo, fette d'arancia, farofa (farina di manioca tostata) e cotenna di maiale. Si può degustare con un bicchierino di cachaça per facilitare la digestione, anche se considerata la cottura molto lenta, il piatto risulta già molto digeribile. Da provare al Rubaiyat di Rio de Janeiro e la Casa da Feijoada sempre a Rio.

Il Brasile e il pesce

Ma siccome il Brasile è gigante una valida alternativa ai fagioli è la Moqueca: eredità della cucina indigena la moqueca di peixe è più di una semplice zuppa di pesce. Bahia e Capixabas si contendono le origini del piatto che consiste in pesce stufato con latte di cocco, pomodori, cipolle, aglio, coriandolo e un po' di olio di palma (dendê). Il nome moqueca deriva da muquém ovvero griglia di legno che gli Indios usavano per cuocere e seccare la cacciagione. Un buon indirizzo è il Rayz Ipanema a Rio de Janeiro.

Il Cile e il fritto

Altro Paese sulla cresta dell'onda gastronomica il Cile. Due le cose da non perdere. A cominciare dalla Cazuela ovvero carne di manzo o di pollo servita con brodo saporito insieme a patate, zucca e l’immancabile choclo ovvero la pannocchia. Un altro piatto tipico il Lomo a lo pobre: un piatto all’insegna del fritto condiviso dalla cucina peruviana e cilena. Gli ingredienti principali sono il filetto di manzo (lomo spagnolo) condito con una o più uova fritte e le patatine fritte. Nella versione cilena si aggiungono anche cipolle fritte, riso e banane fritte. Da provare al Del Beto, al Punto Ocho o al Chipe Libre, che si trovano tutti e tre a Santiago.

Messico e non solo nuvole

Che dire del Messico? Tacos e Tamales a tutto spiano. I primi sono ormai un piatto ormai esportato in ogni parte del mondo e uno dei cibi da strada più tipici del Messico. Si tratta di tortillas di mais cotte alla piastra a cui si può aggiungere praticamente qualsiasi cosa dalla carne al pesce, anche se più raro. All’interno si trovano quasi sempre coriandolo, cipolla, avocado e diverse salse messicane. I Tamales sono invece involtini preparati con un impasto a base di mais ripieno di carne, verdura, frutta o altri ingredienti. Ne esistono quindi versioni dolci e salate a seconda di ciò che c’è all’interno. L’impasto viene avvolto in foglie di pannocchia e/o di mais, banane, avocado o maguey ovvero agave americana. Tre gli indirizzi a Città del Messico: Don Ignacio, Barbacoa de Santiago e La Mansion.

Perù gourmet

Negli ultimi anni il Perù è diventato La destinazione gastronomica e per tanti buoni motivi a cominciare dal Ceviche, uno dei piatti più rinomati della cucina peruviana. Si tratta di pesce e frutti di mare che vengono marinati nel succo di lime insieme a cipolla e spezie. Anche se si tratta di pesce crudo, non bisogna confonderlo con il sushi giapponese che è tutt’altra ricetta. Da provare al Perù Gourmet, al Popular o a La Cuadra de Salvador, tre indirizzi proposti da The Fork a Lima.

La bevanda degli Inca

In Perù si sono inventati anche la Inca Kola. Il nome rimanda naturalmente alla Coca Cola, e infatti si tratta di un soft drink zuccherino. L’Inca Kola si può considerare bevanda nazionale in Perù ed è anche molto diffusa in tutta l’America Latina. Si tratta di una soda gialla fluorescente dal gusto molto dolce, simile a quello del chewing-gum.