Partiamo dal capoluogo, e lo facciamo proprio perché pur essendo la città amministrativamente più importante, non ha mai avuto particolare allure turistica. E invece Ancona non è solo un porto industriale fra i più importanti del Mediterraneo, è anche una cittadina sorprendentemente bella. Sapevate, per esempio, che è l’unica città in Italia dove, per la sua particolare conformazione a gomito, il sole sorge e tramonta sul mare? Molto suggestivi sono poi il Lazzaretto, una fortezza pentagonale sul mare oggi diventata spazio espositivo, e l’Arco romano, anch’esso affacciato sull’Adriatico. E poi Ancona ha una spiaggia nel centro storico e una pinacoteca tutta da scoprire.
Il nome di Fabriano è storicamente legato alla fabbricazione della carta e all'invenzione della filigrana: iniziata tra il 1100 e il 1200, l'industria si sviluppò soprattutto tra Tre e Quattrocento. Il Museo della Carta e della Filigrana, che racconta la storia della produzione cittadina, è allestito all'interno del complesso di S. Domenico. Durante la visita si possono vedere "dal vivo" tutte le fasi della lavorazione ed è particolarmente consigliata se siete in compagnia di adolescenti e bambini.
Urbino è la città natale di Raffaello Sanzio, il grande artista rinascimentale di cui ricorre proprio quest’anno il cinquecentenario della morte. Importanti tracce della sua vita e della sua arte si ritrovano nella Casa Natale e naturalmente a Palazzo Ducale (per saperne di più vi consigliamo di leggere questa notizia).
Le Grotte di Frasassi sono le più conosciute e visitate fra le grotte turistiche italiane. Con più di 13 km di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, è uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo: la grande Grotta del vento, i laghetti sotterranei, le stalattiti calcaree candide come la neve sono alcune delle tappe più suggestive. Particolarmente emozionante è l'abisso Ancona, una gigantesca cavità sotterranea (tra le più grandi nel mondo) lunga 180 metri, larga 120 metri e alta 200 metri, abbastanza da contenere il Duomo di Milano.
Sorprendente, elegante e riservata: Ascoli Piceno è uno scrigno di tesori. Piccola comunità, 50mila abitanti, con un centro storico che si gira comodamente a piedi, il mare a 30 km e l'Appennino anche a meno, secondo le cronache medievali era la città delle duecento torri. Oggi è chiamata più modestamente città delle cento torri, e in effetti non siamo lontani da quel numero. Una delle più belle è la Torre degli Ercolani, sul Palazzetto Longobardo.
È proprio nel medioevo che la città inizia ad assumere quell'impianto architettonico urbanistico che si può ammirare ancora oggi. Merito anche del travertino, la pietra chiara utilizzata per la maggior parte dei suoi palazzi storici. Il centro storico si sviluppa lungo l'asse di corso Mazzini e il quasi parallelo corso Vittorio Emanuele, poi (o prima, a seconda della direzione) via Angelini. In poche centinaia di metri la città regala un susseguirsi di chiese, palazzi, musei (quello archeologico, ma anche la Pinacoteca civica, la più importante e ricca della regione), il teatro romano, la loggia dei Mercanti.
Se Ascoli Piceno è nota in Italia, se non altro almeno come patria delle olive ripiene, ci sono altri due capoluoghi marchigiani bellissimi dal punto di vista storico e architettonico che però non hanno la notorietà che meritano, e sono Macerata e Fermo. Entrambe condividono l’uso della pietra chiara, quel travertino che è tratto distintivo della regione e che conferisce agli edifici storici coerenza ed eleganza.
Abbiamo citato le olive ascolane, conosciutissime, ma l’elenco dei prodotti tipici marchigiani è davvero lungo. E non si limita a quelli enogastronomici: in questa regione si trova infatti il più importante distretto calzaturiero d’Europa, con marchi come Prada e Della Valle. Fra i prodotti gastronomici ricordiamo il tartufo bianco dei Sibillini, il tartufo nero di Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino; fra i vini, sicuramente il verdicchio, vino simbolo di questa regione, che si divide a sua volta in verdicchio dei castelli di Jesi e verdicchio di Matelica. Oltre al verdicchio, c'è poi il bianchello del Metauro doc, dalla storia millenaria alla cui valorizzazione sta lavorando il gruppo di produttori di Bianchello d'Autore. Per saperne di più sui vini e le cantine della regione, potete leggere la nostra news dedicata; mentre qui trovate uno spaccato delle tipicità marchigiane, dalla mela rosa dei Sibillini fino al piccolo ma particolarissimo Museo del cappello di Montappone, che celebra un vanto dell’artigianato locale.
Per afflusso di fedeli e pellegrini è seconda solo a Lourdes e a Fatima. Stiamo parlando del Santuario della Santa Casa della Madonna di Loreto, a sud di Ancona, vicinissimo a Recanati, città natale di Giacomo Leopardi (altra tappa da segnare in agenda...). Secondo la tradizione, gli angeli avrebbero trasportato qui in volo dalla Palestina la casa di Gesù a Nazareth nel XIII secolo, facendolo diventare immediatamente un luogo di culto e pellegrinaggio. È nel 1469 che papa Paolo II fa costruire a protezione della casa la basilica-fortezza che oggi possiamo ammirare e visitare, terminata nel 1587 con una sontuosa facciata tardorinascimentale.
Una doppia cinta muraria intervallata da torri merlate, lunga 700 metri, racchiude il centro storico di Gradara, piccola località nell’estremo nord delle Marche. Il colpo d’occhio è straordinario, per uno dei borghi medievali meglio conservati d’Europa.
Le Marche sono un susseguirsi di spiagge basse e sabbiose, proseguimento naturale della costa adriatica della Romagna. Poi d’improvviso si erge quasi dal nulla il promontorio del monte Conero, sul quale dove sorge la città di Ancona, e il paesaggio cambia radicalmente: è l’unico tratto di costa rocciosa calcarea da Trieste al Gargano. Proprio fra Ancona, Sirolo e Numana troviamo il mare più bello della regione: il Conero (che è anche un parco regionale) regala scogliere di 500 metri a picco sul mare, con minuscole spiaggette di ciottoli bianchi, come bianca è la pietra che caratterizza questa montagna. E’ in qualche modo una sintesi della bellezza delle Marche, terra di mare e di montagna insieme.