Comics, cartoons e molto altro

Prosegue il nostro viaggio nei musei del fumetto: dopo avervi raccontato qui quelli italiani ed europei, usciamo dal Vecchio continente a caccia di comics, cartoons e manga. Andremo negli Stati Uniti e in Giappone, naturalmente, ma non solo.
Venite con noi: partiamo dagli Stati Uniti, in particolare da San Francisco, per visitare il museo dedicato al più famoso autore di cartoni animati di tutti i tempi: Walt Disney. Sfogliate la nostra gallery!

San Francisco (California, USA) -Walt Disney Family Museum

Nell'articolo dedicato ai musei del fumetto in Europa non abbiamo preso in considerazione i musei dedicati a singoli autori, come quello su Hergé, il padre di TinTin, in Belgio. Ma negli Stati Uniti dobbiamo fare due doverose eccezioni.
La prima è per Walt Disney (1901-1966), che non ha bisogno di presentazioni. Il museo che racconta la sua vita e la sua eredità si trova in California, a San Francisco, al 104 di Montgomery Street, ed è aperto dal 2009. Fondato dalla figlia Diane Disney Miller, il Walt Disney Family Museum non è però collegato alla Walt Disney Company, la multinazionale cinematografica.
Il museo ospita dieci gallerie permanenti, la riproduzione in scala di Disneyworld Florida, il parco a tema, e la Carolwood Pacific Railroad, la ferrovia in miniatura – con tanto di locomotiva e treno – fatta costruire da Walt Disney nel giardino della propria abitazione a Los Angeles.
Sempre nel museo sono esposti tutti i trofei e i premi vinti da Disney in 34 anni di carriera: 248, fra cui 26 premi Oscar: è la persona che ne ha vinti di più in assoluto.

Santa Rosa (California, USA) - Charles M. Schulz Museum and Research Center

Letteralmente Peanuts significa noccioline, ma ormai per tutti i Peanuts sono i personaggi usciti dalla penna di Charles M. Shultz (1922-2000): Charlie Brown, Lucy van Pelt, il cane Snoopy, Linus – che in Italia diede anche il nome a una importante rivista di fumetti – fanno ormai parte della storia del fumetto e sono stati pubblicati ogni giorno, per 50 anni, dal 2 ottobre 1950 al 13 febbraio 2000. Il loro autore è quindi la seconda eccezione che facciamo – ce ne sarà una terza, ma da tutt’altra parte del mondo…
Inaugurato nel 2002 a Santa Rosa, in California, il Charles M. Schulz Museum and Research Center è un museo dedicato alle opere di Charles M. Schulz. Ospita molte strisce originali dei Peanuts, insieme ad altre opere di Schulz. La Great Hall è dominata da due opere dell'artista giapponese Yoshiteru Otani che omaggia Charlie Brown e Snoopy. In una piccola sala cinematografica si può poi assistere alla proiezione di cartoni animati dedicati ai Peanuts.
Inoltre il museo ospita lo studio personale di Schulz, anch’esso visitabile.

San Francisco (California, USA) - Cartoon Art Museum

Restiamo a San Francisco per visitare il Cartoon Art Museum, che dopo essere rimasto chiuso due anni ha appena inaugurato la nuova sede (il 20 gennaio 2018) al 781 di Beach Street, sulla baia, a due passi dall’Acquatica Park e dal Maritime Museum. La nuova sede dà ancora più spazio alle performance e alle occasioni di incontro con gli artisti del fumetto.
Il museo era nato nell’ormai lontano 1984 e custodisce circa 7000 opere nella sua collezione permanente, cui si affiancano mostre ed eventi temporanei. Dalle strisce alle graphic novel, dagli anime agli underground comix, il museo e le sue collezioni si rivolgono a un pubblico di tutte le età.

Buenos Aires (Argentina) - Museo del Humor

Può sembrare insolito un museo dedicato all’illustrazione e al fumetto in Argentina, eppure due fra i massimi illustratori del XX secolo, Mordillo e Quino (il papà di Mafalda, nell'illustrazione) sono nati qui.
Il museo del Humor di Buenos Aires è relativamente giovane: stato inaugurato nel giugno del 2012 sull’Avenida de los Italianos, di fronte al mare e alla riserva ecologica Costanera Sur. Ospita e custodisce le opere di grandi maestri argentini (e non solo) del disegno, dell’illustrazione e della caricatura. Un’occasione per scoprire la grande cultura del disegno argentina, e i nomi della cosiddetta Età dell’Oro, intorno alla metà del ventesimo secolo, quando molti disegnatori divennero editori di riviste e diedero grande impulso e diffusione alla loro arte. Fra loro, Dante Quinterno, Guillermo Divito, Andrés Cascioli editore di Satiricón y Humor. Ancora oggi il museo è retto da cinque saggi: oltre ai già citati Quino e Mordillo, ci sono Garaycochea, García Ferré, Sábat, garanti di una politica culturale aperta a tutti, “orizzontale e plurale”.

Bucheon (Corea del Sud) - Korea Manhwa Museum

Ci spostiamo dall’altra parte del pianeta: dopo il West, l’Oriente. Bucheon è una città satellite di Seoul, a sudovest della capitale della Corea del Sud. E’ qui che si trova il museo del fumetto più grande del mondo per dimensioni e per collezioni, come ci conferma anche Giovanni Russo di Lucca Comics, che lo ha visitato. Aperto nel 2001, il Korea Manhwa Museum ospita una gigantesca collezione permanente di fumetti coreani – chiamati manhwa, un termine simile al più noto manga, giapponese – e numerose installazioni multimediali.
Si sviluppa su quattro piani e comprende un cinema, una libreria specializzata con 260mila volumi, uno spazio per le mostre temporanee e una collezione permanente che ripercorre la storia dei manhwa in cui sono anche ricostruiti ambienti anni Sessanta/Settanta (una negozio di fumetti, una strada…). Al quarto piano del complesso, uno spazio interattivo permette di diventare protagonisti del proprio manhwa preferito.
Info: www.komacon.kr

Hong Kong - Comix Home Base

Ospitato in un edificio di Wan Chai, il Comix Home Base di Hong Kong è un importante punto di riferimento per l’industria del fumetto e del cartone animato di Hong Kong, che è il terzo mercato al mondo per il settore dopo Usa e Giappone. Comprende diversi edifici fra Mallory Street e Burrow Street, oltre a spazi esterni adattati.
Il museo racconta la storia e lo sviluppo del fumetto a Hong Kong, in particolare l’epoca d’oro, far gli anni Sessanta e Settanta, parallelamente all’uscita dei film di Bruce Lee che resero il kung fu popolare nel mondo. Teddy Boy, Little Rogues, Chinese Hero sono i personaggi che hanno segnato gli anni Ottanta e Novanta e popolarissimi ancora oggi.
Il museo dedicata particolare attenzione anche al passaggio dalla cellulosa alla celluloide, con i cartoni animati e i film nati da fumetti. Oggi il Comix Home Base è un simbolo tangibile della varietà e dell’eccellenza del fumetto non solo di Hong Kong, ma in tutta la Cina.

Kyoto (Giappone) - Kyoto International Manga Museum

Proseguiamo il nostro viaggio fra i musei del fumetto nel mondo con i due più importanti musei giapponesi dedicati ai manga, come sono chiamati i fumetti in Giappone, e agli anime, la loro trasposizione cinematografica.
E’ un ex scuola elementare nel centro di Kyoto a ospitare dal 2006 il Kyoto International Manga Museum. La sua ricca collezione, che conta 300mila opere, comprende anche numerosi pezzi unici, antichi e rari.
Del complesso museale fanno parte lo spazio espositivo, che ospita la collezione permanente e mostre temporanee, un’area dedicata alla ricerca e alla sperimentazione e una terza solo biblio-emeroteca. Impressionante è il manga wall, un muro di 200 metri con oltre 50mila volumi di pubblica consultazione.
All’esterno, si trova un vasto prato artificiale dove è consuetudine accomodarsi, seduti o straiati, a leggere.

Mitaka (Giappone) - Ghibli Museum

Non una bensì due eccezioni alle regole per l’ultimo museo citato: è anch’esso dedicato a un singolo autore, per di più autore di anime (cartoni animati giapponesi) e non di fumetti o comics. Ma stiamo parlando del maestro Hayao Miyazaki, autore di capolavori assoluti del cinema di animazione come La città incantata, Il castello errante di Howl, Porco rosso, Principessa Mononoke. Film spesso rivolti più agli adulti, con temi ricorrenti come la guerra e il rapporto fra l’uomo e la natura.
Il museo Ghibli (dal nome dello studio cinematografico che realizza i film di Miyazaki) è aperto dal 2001 a Mitaka, nella cintura metropolitana di Tokyo, su iniziativa dello stesso Mihazaki. Ospita una mostra permanente su come viene realizzato un film d'animazione; un cinema dove si proiettano in esclusiva corti d'animazione prodotti dallo Studio Ghibli che non possono essere visti altrove; sul tetto è presente una statua in bronzo che riproduce un robot soldato dal film Laputa-Castello nel cielo, il suo primo lungometraggio, del 1986; all’interno una riproduzione di peluche di un gattobus, dal film Il mio vicino Totoro (nel disegno).
Il museo si affaccia su un grande parco che ospita anche un laghetto. Per i fan del maestro giapponese è quasi un luogo di pellegrinaggio, si entra solo su prenotazione e in media i biglietti vanno acquistati con tre mesi di anticipo.