53ª Wildlife Photographer of the Year al Forte di Bard (Aosta)

Dal 16 febbraio al 10 giugno 2018 il Forte di Bard ospita l’anteprima italiana del 53ª Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica, promosso dal Natural History Museum di Londra.
La spettacolare roccaforte all’ingresso della Valle d’Aosta, nella foto, ospita per il nono anno consecutivo la prima tappa del tour italiano della mostra che ogni anno premia gli scatti più belli del mondo animale e vegetale, selezionati fra oltre 50mila immagini da 92 Paesi. Vediamo le più belle ed emozionanti.

Sudafrica, Memorial to a species

Vincitore assoluto di quest’anno è il fotografo sudafricano Brent Stirton con lo scatto “Memorial to a species” (Monumento alla specie) che ritrae con grande forza documentaria un rinoceronte mutilato del suo corno all’interno del parco Hluhluwe Imfolozi, la più antica riserva naturale africana, in Sudafrica. La foto documenta il dramma del bracconaggio a rinoceronte per privarli dei loro corni e poi rivenderli al mercato nero.

Wyoming, Usa, "Stuck in"

Per la categoria 11-14 anni, è stata premiata la statunitense Ashleigh Scully, per “Stuck in”, scatto che sorprende una femmina di volpe rossa nella Lamar Valley, nel Parco nazionale di Yellowstone, Wyoming (Usa), mentre è a caccia sotto la coltre di neve.

Uganda, "Contemplation"

Il premio per il miglior nimail portrait, ritratto di animale, è andato a Peter Delaney, irlandese, che nerl parco nazionale di Kibale, in Uganda, ha pazientemente atteso il momento ideale per immortalare il relax di questo scimpanzè.

Sri Lanka, "Giant gathering"

Un branco di capodogli fotografato al largo della costa nordorientale dello Sri Lanka dal fotografo americano Tony Hu, che da 17 anni segue, studia e immortala questi giganti del mare.

Australia, "The incubator bird"

Il tacchino di boscaglia australiano appartiene a una di quelle rare specie di uccelli in cui è il maschio a covare le uova. Questo esemplare è stato fotografato da Gerry Pearce, fotografo anglo-australiano, non lontano dalla sua casa, nel parco nazionale di Garigal, a Sidney. Per la covata, questo esemplare di tacchino costruisce un enorme nido a cupola che può raggiungere i due metri di altezza e i quattro di larghezza: è il suo modo di attirare la femmina, che vi depone le uova lasciando poi a lui il compito di occuparsene.

Isole Vergini Usa, "The ancient ritual"

E’ lo statunitense Brian Skerry a riproporre in questo scatto l’antico rituale che vede le testuggini marine tornare in acqua dopo aver deposto le uova. Questa immagine è stata scattata presso Sandy Point National Wildlife Refuge sull’isola di St Croix, nell’arcipelago caribico delle Isole Vergini Americane.

Borneo, "Palm-oil survivors"

Porta la firma del fotografo inglese Aaron Gekoski questo scatto realizzato nello Stato di Sabah, sull’isola del Borneo: alcuni elefanti pigmei attraversano un tratto di foresta che è stata disboscata per diventare una piantagione di palme da olio, una delle più lucrose ma anche dannose per l’ecosistema: nel 2013, pesticidi e diserbanti utilizzati sull’isola indonesiana per le palme da olio hanno causato al morte di numerosi elefanti pigmei.

Tasmania, "Crab surprise"

E’ firmato dall’australiano Justin Gilligan questo emozionante scatto subacqueo con numerosi granchi giganti nello stretto di Mercury, sulla costa est della Tasmania. fra loro, va a caccia - con disinvoltura - un esemplare di polpo maori, i cui tentacoli raggiungono i tre metri di lunghezza.

Brasile, "The night raider"

Nel parco nazionale delle Ema, nello Stato brasiliano del Goias, il brasiliano Marcio Cabral ha realizzato questo scatto incredibile: la caccia notturna di un formichiere vicino a un termitaio gigante, illuminato dalla luce delle stelle e dalle bioluminescenza delle termiti volanti, simili a lucciole.

Antartide, "The ice monster"

Leggiamo spesso che il 90% di un iceberg è sott’acqua, e che anche i blocchi di ghiaccio più grossi sono molto più ampi di quel che vediamo e immaginiamo. Ecco, questa spettacolare fotografia subacquea del francese Laurent Ballesta rende più di mille spiegazioni.
WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR 53, le immagini naturalistiche più spettacolari del 2017, sono esposte al Forte di Bard, (Aosta) dal 16 febbraio al 10 giugno 2018. Biglietti, 8/7 euro. Info su www.fortedibard.it