Pyeongchang, sede delle Olimpiadi invernali 2018

Gelida e fino a qualche mese fa sconosciuta ai più, la contea di Pyeongchang ospiterà dal 9 al 25 febbraio 2018 i XXIII Giochi olimpici invernali. Situata nel nord est del Paese, Pyeongchang si trova a 180 chilometri dalla capitale, Seul. Ma è raggiungibile in treno in un'ora e venti grazie alla nuova linea veloce inaugurato a fine 2017.

Sfogliate la nostra gallery per scoprire le meraviglie e le curiosità della Corea del Sud!

Seul, la capitale della Corea del Sud

1. SEUL. Gigantesca e iper moderna, Seul, la capitale della Corea del Sud, ha quasi 10 milioni di abitanti, un panorama di grattacieli che si contendono lo spazio vitale, blocchi di palazzi, qualche via dello shopping più a misura d'uomo (come il quartiere di Myeong-dong ).

Seul risulta una città interessante se ci si prende il tempo di esplorare i negozi e i centri commerciali, i baretti e i ristoranti, perché qui c'è l'epicentro della cultura pop coreana, relativamente poco conosciuta da noi, ma imperante in tutta l'Asia.

La cucina coreana

2. LA CUCINA COREANA. Si chiama Hansik ed è la filosofia culinaria che regola la cucina coreana. Una filosofia secondo cui il cibo e la medicina hanno la stessa radice, per cui quel che si mangia contribuisce all'equilibrio esistenziale delle persone.
L'equilibrio si raggiunge e mantiene con una fusione armonica nel corso di un pasto dei cinque colori fondamentali (blu, rosso, giallo, nero e bianco) e dei cinque gusti (speziato, dolce, aspro, salato e amaro), fusione che simboleggia come l’uomo per stare bene abbia bisogno di attingere alle cinque energie cosmiche dell’universo (fuoco/estate, terra/quinta stagione, metallo/autunno, inverno/acqua e legno/primavera). Un esempio della cucina coreana è il bibimbap, una scodella calda con riso, verdure, uova e spesso anche carne.

Il kimchi

3. IL KIMCHI. La prima volta che lo si assaggia difficilmente lo si apprezza. Più che altro se ne sente l'odore pungente e si ricorda la terribile piccantezza. Ma già la seconda volta le cose cambiano. Alla terza potrebbe diventare amore, o addirittura dipendenza.
Il kimchi è la quintessenza della cucina coreana: quello che ogni famiglia mette in valigia al figlio che lascia casa, quello che ogni coreano all'estero cerca rabdomaticamente come un italiano cerca un buon espresso. Si tratta di un preparato di foglie di cavolo fermentate in salamoia cui si unisco pasta di gamberetti, zenzero, ravanelli, aglio e peperoncino che viene servito sia da solo che come parte di altre pietanze, tra cui frittate e spaghetti. Leggero e altamente salutare, è una vera ossessione nazionale: senza kimchi semplicemente non è un pasto coreano.

Busan, Corea del Sud

4. BUSAN. Busan, o Pusan come alle volte viene chiamata in italiano, è con 3,5 milioni di abitanti la seconda città della Corea del Sud.
Porto fondamentale (in realtà gli scali nella zona dell'area metropolitana sono tre), tra i più trafficati al mondo, è il centro dell'industria cantieristica coreana e una città eminentemente commerciale. Capitale del baseball (vera passione sportiva dei coreani), la città è famosa per la sua immensa spiaggia che nelle domeniche d'estate si riempi letteralmente di milioni di persone.

Il confine tra le due Coree a Panmunjon

5. IL CONFINE TRA LE COREE. È un luogo in piena guerra fredda, Panmunjom, il punto dove – da 65 anni – i militari delle due Coree si fronteggiano guardandosi letteralmente in cagnesco. Si trova lungo la Dmz, la zone demilitarizzata stabilita dagli accordi di pace del 1953. Una fascia lunga 250 chilometri e larga quattro che divide la penisola coreana sul filo del 38°parallelo.
La zona è amministrata dalle Nazioni Unite, che hanno checkpoint all'ingresso, ma di fatto sul confine ci sono truppe coreane e militari americani. Panmunjom, che si trova 50 chilometri a Nord-Est di Seul, è stata fino al 2007 l'unico punto di contatto reale tra i due Paesi. Panmunjom si può raggiungere in giornata con una visita guidata dalla capitale, ma occorre prenotare almeno un paio di giorni prima.

L'isola di JeJu

6. L'ISOLA DI JEJU. Situata nello Stretto di Corea, l'isola di Jeju è conosciuta per le sue spiagge e per il paesaggio vulcanico ricco di crateri e tunnel di lava.

Il Leeum, Samsung Museum of Art di Seul

7. IL LEEUM, SAMSUNG MUSEUM OF ART, SEUL. Uno dei tanti casi in cui il contente è altrettanto affascinante quanto il contenuto: finanziato dalla Samsung, il gigante coreano dell'informatica, il Leeum Samsung Museum of Art di Seul è stato realizzato da una triade di grandi architetti contemporanei: Mario Botta, Jean Nouvel e Rem Koolhaas, che ha disegnato il Samsung Child Education & Culture Center. Al suo interno sia una collezione di arte coreana tradizionale, che – nel Leeum 2 – opere contemporanee di provenienza per lo più occidentale, di artisti come Damien Hirst, Warhol, Rothko, Yves Klein.

I templi buddisti in Corea del Sud

8. I TEMPLI BUDDISTI. In inglese si chiama Templestay, ed è un'usanza molto coreana che offre la possiblità per soggiornare per qualche giorni all'interno di uno degli oltre 200 templi buddisti della Corea del Sud.
Bisogna prenotare, si paga una quota neanche tanto simbolica, e si può decidere o meno se partecipare alle attività dei monaci, dalla preghiera alla meditazione, o se invece semplicemente godersi la tranquillità di questi luoghi, vere isole nella caotica Corea del Sud.

Star del K-pop, la musica coreana

9. LA MUSICA. Si chiama Hallyu: parola cinese che letteralmente significa “l’ondata coreana”. Ovvero l’invasione della cultura pop made in South Korea in Asia e nel resto del mondo. Anche se in Italia sono praticamente sconosciuti i gruppi pop coreani impazzano in tutta l'Asia.
Il più famoso internazionalmente è, per ora, Park Jaesang autore del tormentone “Gangnam style" campione di click su youtube, ma le vere star sono formazioni create a tavolino – come le Girls generation nella foto – che sfornano canzonette per adolescenti.