Le mostre da non perdere in Italia nel 2018

Fino al 10 giugno, Palazzo Martinengo

Il celebre palazzo nel cuore della città ospita uno degli eventi artistici più affascinanti dell'anno creando una sorta di museo ideale dove confluiscono lavori abitualmente non esposti al pubblico. Romanticismo, futurismo, metafisica (nella foto, Piazza d'Italia di Giorgio De Chirico), fino agli informali, una carellata di grande intensità.

Ingresso ridotto ai soci Tci.

Dal 24 febbraio al 3 giugno, museo di S. Caterina

Dal Pensatore al Monumento a Balzac, da La morte di Adone (nella foto) ai celeberrimi Baci, il percorso espositivo propone 49 sculture e 25 opere su carta per capire fino in fondo la genialità e l'evoluzione artistica di Rodin.

Dal 1° febbraio al 3 giugno, Mudec

Un'occasione da non perdere per vedere, in un'unica sede espositiva, il meglio della produzione dell'artista messicana (nella foto, Autoritratto alla frontiera fra Messico e Stati Uniti). Questa mostra propone anche nuove chiavi di lettura dell'opera di Frida, con sfumature affascinanti e impreviste. Sempre al Mudec da non perdere anche l'esposizione dedicata a Albrecht Dürer (dal 21 febbraio al 24 giugno).

Dal 2 febbraio al 17 marzo, Ogr

Le Officine Grandi Riparazioni sono il nuovo spazio da scoprire nel capoluogo piemontese. L'occasione migliore per farlo è andare a vedere la personale dell'artista inglese Tino Sehgal già Leone d'Oro alla Biennale di Venezia del 2013. L'artista ha ideato per questo spazio una complessa coreografia messa in scena da 50 interpreti in continua mutazione durante il corso della settimana. Non una mostra quindi ma un'esperienza davvero da non perdere (nella foto, Parreno per Tino, bozzetto realizzato da Philippe Parreno su una performance dell'artista).

Dal 10 febbraio al 17 giugno, museo di S. Domenico

La rassegna documenta gli anni che idealmente intercorrono tra il Sacco di Roma (1527) e la morte di Caravaggio (1610) attraverso opere che spaziano da Raffaello e Rosso Fiorentino a Rubens e Veronese. Nella foto, la Madonna dei pellegrini del Caravaggio.

Ingresso ridotto ai soci Tci.

Dal 3 marzo al 10 giugno, Palazzo dei Diamanti

Artisti inquieti, visionari che sperimentano linguaggi visivi nuovi, dirompenti che sono in grado di schiudere i regni dell'immaginazione e del sogno. Emergono fantasmi, utopie e sensibilità emotive fino inespresse attraverso le opere di Segantini, Pellizza da Volpedo, Medardo Rosso, Giacomo Balla, Boccioni (nella foto, La risata). La scienza dell'anima trova così rappresentazioni illuminanti.

Dal 16 marzo al 22 luglio, Palazzo Strozzi

Arte e politica nell'Italia tra gli anni Cinquanta e il periodo della contestazione del Sessantotto attraverso circa ottanta opere di artisti come Guttuso, Fondata, Burri, Vedova, Castellani, Manzoni, Merz, Pistoletto e Schifano (nella foto, Compagni compagni). Molto attesa anche la personale dedicata a Marina Abramovic dal 21 settembre al 20 gennaio 2019.

Fino al 1° luglio, museo Macro

Nell'aprile del 1968 la band inglese si esibì al Piper, locale storico romano a poca distanza dal Macro e oggi ospita la mostra prodotta dal Victoria & Albert Museum di Londra che racconta la storia di questo storico gruppo tra i più importanti al mondo. Tra grandi installazioni, memorabilia e musica, il percorso di visita è un viaggio in un mondo fantastico ed estremamente intenso.

Dal 3 marzo al 1° luglio, Palazzo Ducale

Una mostra antologica con più di 80 opere esposte tra dipinti, sculture, disegni e incisioni. Il percorso espositivo si snoda sulle due tematiche sulle quali si sviluppa l'universo creativo di Ligabue, gli animali, selvaggi e domestici, e i ritratti di sé. Il fascino di questo “espressionista tragico” emerge in tutta la sua forza e bellezza. Nella foto, Diligenza con paesaggio e villa Casanova Rambelli.

Dall'8 aprile, Punta della dogana

Una mostra collettiva con le opere della collezione Pinault che indaga la rappresentazione del sé nella produzione artistica dagli anni Settanta a oggi. Fotografie, video e pitture mettono in contrasto i diversi atteggiamenti degli artisti tra vanità, malinconia, autobiografia e riflessione esistenziale. Da Gilbert & George a Cindy Sherman (nella foto, Untitled 578), da Alighiero Boetti a Maurizio Cattelan, un viaggio nel selfie prima del selfie. Molto attesa a Venezia anche la mostra per celebrare i 500 del Tintoretto che coinvolerà sedi diverse dal 16 novembre.