Siamo appena fuori Milano, in direzione di Legnano, in un albergo non appariscente che invece si rivela a di sopra di ogni aspettativa, l’Hotel Poli, nome della famiglia dei proprietari. Al suo interno un ristorante, la Fornace, anch’esso di livello inconsueto per un normale albergo dell’hinterland milanese. Di fronte a noi Luigino Poli, titolare della struttura, e Vincenzo Marconi chef del ristorante.
Luigino, qui all’Hotel Poli per confort e calore sembra di essere in Trentino Alto Adige ed invece siamo nell'hinterland milanese, come hai fatto?
"Abbiamo cercato di dare accoglienza e ospitalità come se fosse casa nostra. Mio padre, io e mia moglie così concepiamo questo mestiere e per noi è stato un dovere riporre attenzione ad ogni dettaglio per far sentire ogni ospite dell’albergo un po' come a casa propria".
E devo dire che ci siete riusciti interpretando appunto al meglio il concetto del “ricevere”. La vostra è una ricerca della qualità che per fortuna si estende anche alla tavola. Quanto è importante per voi la ristorazione?
"Moltissimo, ce l’abbiamo nel dna e ci abbiamo sempre creduto. Anche in questi momenti così difficili si è rivelata preziosa per mantenere un legame con il territorio".
Chiediamo allo chef quali sono le caratteristiche della sua cucina.
"Cerco di fare una cucina che valorizzi al massimo la materia prima, che deve essere protagonista del piatto e cerco anche di curare la presentazione in modo che il piatto sia invitante ed attraente, possibilmente ricco di sapori e di colori".
Come sei arrivato al pecorino romano di Cibaria?
"È eccellente, anche a crudo, mentre altri pecorini sono veramente quasi immangiabili per il livello di sapidità. Qui passa tantissima gente (in periodi normali) proveniente anche da lontano e il pecorino romano è uno dei prodotti più apprezzati e conosciuti all’estero. Per noi è doveroso averlo e siamo contenti di aver trovato un grande prodotto".
Ecco l'intervista video di Luigi Cremona e Lorenza Vitali a Luigino Poli e Vincenzo Marconi, con Rocco e Priscilla Lutrario di Cibaria, in occasione del premio consegnato nell'edizione 2021 della Guida Alberghi e Ristoranti d'Italia di Touring Club Italiano.