Dall'Arizona alla california, 10 città americane in cui il food è protagonista
Fra le innumerevoli ragioni per visitare oggi gli Stati Uniti ce n’è una forse inaspettata: stanno diventando una meta di punta per il turismo gastronomico, che poi è un tipo di turismo cui gli italiani sono da sempre molto sensibili.
Perciò con l’aiuto di Visit The Usa, l’organizzazione per la promozione turistica degli Stati Uniti, abbiamo selezionato un itinerario tra le nuove mete gastronomiche in cui è possibile scoprire la storia della cucina americana, gli chef emergenti, i prodotti di alto livello e i nuovi ristoranti di tendenza.
La lista include alcune destinazioni food meno conosciute, da Tucson in Arizona, la prima Città Unesco della Gastronomia degli Stati Uniti, a Providence nel Rhode Island, una delle principali protagoniste del movimento “farm-to-table”, “dalla terra alla tavola".
Vediamole insieme nella nostra fotogallery.
Vediamole insieme nella nostra fotogallery.
Tucson, Arizona
Nel 2016 è stata la prima città degli Stati Uniti designata Città della Gastronomia dall'UNESCO. Motivo di vanto di Tucson, che ha contribuito all’aggiudicazione del titolo, è la presenza della più longeva tradizione di coltivazione agricola del Nord America.
Lo status di città foodie va ben oltre bar e ristoranti: la città ha un ricco patrimonio enogastronomico, con più alimenti Slow Food International Ark of Taste foods - ovvero cibi prodotti in modo sostenibile ed equo - coltivati entro 100 miglia rispetto a qualsiasi altra città del Nord America. Tucson è anche sede di diverse organizzazioni alimentari non profit e panetterie supportate dalla comunità, come Barrio Bread.
Lo status di città foodie va ben oltre bar e ristoranti: la città ha un ricco patrimonio enogastronomico, con più alimenti Slow Food International Ark of Taste foods - ovvero cibi prodotti in modo sostenibile ed equo - coltivati entro 100 miglia rispetto a qualsiasi altra città del Nord America. Tucson è anche sede di diverse organizzazioni alimentari non profit e panetterie supportate dalla comunità, come Barrio Bread.
Denver, Colorado
Con oltre 250 aperture di ristoranti in città nel 2018 - da birrifici con cucina a posti super raffinati - Denver sta diventando una delle mete più cool degli Stati Uniti. L'anno scorso è stato anche un anno importante per i riconoscimenti, con quattro chef di Denver semi-finalisti ai James Beard Awards 2018, tra cui Alex Seidel di Denver, premiato come Best Chef Southwest. Quest'anno altri quattro chef e ristoratori di Denver si sono classificati come semifinalisti. La città inoltre è stata scelta da chef e ristoratori di fama mondiale come sede: tra questi lo chef Alon Shaya, che serve una moderna cucina israeliana al “Safta”, e “Death & Co.”, uno dei cocktail bar più alla moda di New York, che ha recentemente aperto nella Mile High City. Queste proposte si aggiungono ai già famosi brewtap, ai locali per brunch e ai mercati.
Clearwater, Florida
Assieme alle vicina Tampa e Saint Petersbourg, Clearwater è la nuova destinazione balneare sulla costa orientale della Florida, che unisce un magnifico litorale, ottimi ristoranti e un’atmosfera rilassata. Parte del merito va allo chef stellato Michael Mina che ha inserito la città in una mappa culinaria. Ora i visitatori possono provare l’eccellente cucina del “The Mill” e del “Sea Salt”, mentre una serie di nuove aperture ne fanno una destinazione gastronomica fiorente, tra cui “Trophy Fish”, dove il pesce fresco è abbinato a un cocktail della Florida a base di birra, “Ichicoro Ane”, locale di ispirazione giapponese, e “Reading Room”. La città è anche considerata la migliore drinking destination della Florida, con l'apertura della “Webb's City Cellar”, la più grande birreria dello Stato, e l'”Inoculum Ale Works”, il primo produttore di birre acide in Florida, dove è possibile ordinare un full o half pour o uno splash per un dollaro.
Charlotte, North Carolina
Charlotte non è una città generalmente conosciuta per la sua scena gastronomica, ma l’offerta food della città è molto diversificata, con piatti innovativi e una cucina fusion fiorente: quasi 40 nuovi ristoranti stanno aprendo in questi mesi. Le nuove aperture si aggiungono a numerosi bar e ristoranti di altissimo livello dislocati in diversi quartieri, tra cui “Idlewild”, un accogliente cocktail e snack bar a North Davidson, più conosciuto come NoDa, il “Pinhouse”, un bar selfservice a due piani con quattro piste da bowling in Plaza Midwood e il “The Waterman Fish Bar” a South End.
Rochester, New York
350 miglia a nordovest di New York City si trova Rochester, una delle destinazioni emergenti del Paese per i food traveller. Il piatto simbolo della città è il “Garbage Plate”: un (pesantissimo, va detto…) piatto a base di patate fritte, hot dog, chili, fagioli al forno, cipolle e senape, e rimane una pietra miliare della cucina locale. Inoltre, Rochester è una città che vanta una grande varietà gastronomica, dalla cucina etiope di “Abyssinia”, ai classici piatti del sud del “Revelry” fino alle proposte fusion di cibo domenicano-americano di “Mamajuana”, che serve piatti insoliti come il Flower City Sushi Roll, ispirato - e che include - gli ingredienti del Rochester Garbage Plate.
Columbus, Ohio
Columbus è la seconda città del Midwest dopo Chicago, e la sua fantastica scena gastronomica e artistica merita una visita. Uno delle più importanti personalità della città in campo food è lo chef Jonathan Olsen del “Keep”. La sua moderna brasserie si trova nella LeVeque Tower del 1927, uno dei più graziosi grattacieli art déco in America. Olson mette in scena moderne influenze della cucina tradizionale francese, sperimentando anche ingredienti locali per creare piatti memorabili in un ambiente unico. In città non si trovano solo proposte raffinate: grazie ai tanti studenti residenti, mangiare a Columbus può essere economico e divertente. Da provare, presso gli stand del “DK Diner”, i biscuits con la salsa gravy o i doussant, prodotto da forno a metà tra una ciambella e un croissant, mentre il North Market è il luogo ideale per trovare i prodotti degli agricoltori locali, dei fornai e dei commercianti.
Santa Barbara, California
A due ore di auto da Los Angeles si trova una delle destinazioni gastronomiche più in della California: Santa Barbara. Già da tempo quest’area ha tutti gli ingredienti per una cena perfetta, con vini di altissima qualità - la città ha quasi 40 sale degustazione - pesce sostenibile e prodotti agricoli tutto l'anno. Negli ultimi anni, nuovi chef di alto livello si sono trasferiti qui da Los Angeles, San Francisco e Chicago. Sono sempre più anche i viaggiatori esigenti e amanti del lusso, in parte grazie al nuovo Rosewood Miramar Beach e all'Hotel Californian, che hanno incrementato la richiesta di esperienze culinarie elevate, dai 550 dollari per le chef’s table al “The Silver Bough”, alla degustazione di vino e cioccolato alla “Grassini Family Vineyards”, “Melville Winery” e “Cebada” - solo per citarne alcuni.
Birmingham, Alabama
Nel 2018, il riconoscimento dei James Beard Foundation Award per il ristorante più rilevante d'America è stato assegnato all’”Highlands Bar and Grill” di Birmingham. Questo ristorante è stato aperto nel 1982 da Frank Stitt, executive chef tra i pionieri del movimento farm-to-table, insieme a sua moglie Pardis Stitt. Qui il menù cambia ogni giorno e fonde la cucina francese con la tradizione del sud degli Stati Uniti. Ci sono poi tanti altri ghiotti motivi per pianificare un viaggio a Birmingham: la cucina nepalese del “Bamboo on 2”, la pasta fatta a mano di “GianMarco’s”, il pollo fritto al lemongrass servito fuori dall’“Airstream” a Hotbox.
Providence, Rhode Island
Providence, la capitale del Rhode Island, spesso all’ombra della vicina Boston, è la casa di alcuni dei migliori talenti culinari del Paese. Questo grazie, in parte, alla sua ubicazione: sebbene sia lo Stato più piccolo degli Usa, il Rhode Island è patria di oltre 1.200 fattorie e 645 km di costa, che lo rendono uno dei principali protagonisti del movimento “farm-to-table” (dalla fattoria alla tavola, versioen americana dei prodotti a km zero).
Providence ospita Johnson & Wales, una delle rinomate scuole di cucina del Paese, che ha formato alcuni dei migliori chef della città, tra cui James Mark del “North” e Ben Sukle dell’“Oberlin and Birch”. Federal Hill invece è il tranquillo quartiere che molti degli immigrati italiani hanno scelto come casa nei primi anni del Novecento. Oggi le sue strade sono piene di pasticcerie, gastronomie vecchia scuola e altri alimentari con una lunga tradizione.
Providence ospita Johnson & Wales, una delle rinomate scuole di cucina del Paese, che ha formato alcuni dei migliori chef della città, tra cui James Mark del “North” e Ben Sukle dell’“Oberlin and Birch”. Federal Hill invece è il tranquillo quartiere che molti degli immigrati italiani hanno scelto come casa nei primi anni del Novecento. Oggi le sue strade sono piene di pasticcerie, gastronomie vecchia scuola e altri alimentari con una lunga tradizione.
Sacramento, California
Quest'anno tutti gli occhi sono puntati sulla città di Sacramento, inclusa nella Michelin Guide California 2019, la prima dedicata all’intero Stato. Inoltre Sacramento è la capitale americana ufficiale del food-to-fork, con una ricca produzione e disponibilità di più materie prime di qualsiasi altra città. Qui lavorano lo chef Brad Cecchi, che ha guadagnato una stella Michelin al “Solbar” di Calistoga, in California, e lo chef Sam Marvin, che ha lasciato Las Vegas per aprire il suo locale a Sacramento. All'insaputa di molti, la città contribuisce anche all'80% del caviale nazionale degli Stati Uniti e quasi tutta la produzione industriale di pomodori degli Usa proviene da qui.
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