A Torino una mostra fotografica sulle isole di Tahiti e la loro “anima primordiale”

Una mostra fotografica per celebrare l'anima primordiale delle isole di Tahiti, presentando le bellezze meno conosciute di alcuni affascinanti arcipelaghi della Polinesia Francese. È l'idea di Tahiti Tourism e di Leica Camera Italia, che hanno creato insieme “Le Isole di Tahiti, l’anima primordiale”, dal 25 gennaio fino al 31 marzo presso il Leica Store Torino.

Protagonisti sono gli scatti dei fotografi e videomaker Luigi Chiurchi, fotografo e Key Opinion Leader Leica, e Pietro Ienca. Entrambi hanno viaggiato tra le isole della Società e le isole Marchesi immortalando panorami selvaggi e ancestrali, ma anche attimi di quotidianità, tradizioni e usanze della popolazione locale, sempre profondamente legata all’ambiente e alla propria terra - o “Fenua”, come viene chiamata in tahitiano.

Il percorso fotografico è arricchito da una produzione video, anch'essa visibile nel Leica Store.

Un'occasione per scoprire o riscoprire la destinazione, insignita lo scorso anno dell'ambito riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità Unesco. In particolare, è stato l'arcipelago delle Marchesi a essere stato premiato - e non solo per la sua importanza culturale, ma anche per quella naturalistica. Questo sito - recita la motivazione del riconoscimento "è un'eccezionale testimonianza dell'occupazione territoriale dell'arcipelago delle Marchesi da parte di una civiltà umana arrivata via mare intorno all'anno 1000 e sviluppatasi su queste isole isolate tra il X e il XIX secolo. È anche un hotspot di biodiversità che combina ecosistemi marini e terrestri insostituibili ed eccezionalmente ben conservati. Caratterizzato da creste affilate, picchi imponenti e scogliere che si ergono bruscamente sull'oceano, i paesaggi dell'arcipelago non hanno eguali a queste latitudini tropicali".

Non solo. "L'arcipelago è un importante centro di endemismo, che ospita una flora rara e diversificata" continua la motivazione, "una varietà di specie marine emblematiche e uno dei gruppi di uccelli marini più diversi del Pacifico meridionale. Praticamente prive di sfruttamento umano, le acque delle Marchesi sono tra le ultime aree marine selvagge del mondo. La proprietà comprende anche siti archeologici che vanno da strutture monumentali in pietra a secco a sculture e incisioni litiche".

Un vero e proprio eden tropicale, da iniziare a scoprire a Torino fino al 31 marzo.