Riparte il 19 gennaio a Bergamo l'Off, l'Orobie film festival, la rassegna che ormai da sette anni presenta significative opere cinematografiche sulla montagna lombarda, italiana e internazionale. Cornice, come sempre, il prestigioso e centralissimo auditorium del Centro Congressi Giovanni XXIII.
Ne parliamo con Roberto Gualdi, presidente dell'associazione Montagna Italia che del festival è ideatore e organizzatore e anche socio Touring. “La settima edizione di questa rassegna (che ha anche il patrocinio del Tci, ndr) si presenta quanto mai ricca di eventi e di filmati, tanto che, per esempio, possiamo dire, senza trionfalismo ma con serena obiettività, che questa annata si preannuncia probabilmente come una delle più interessanti, se non la più interessante”. In effetti a scorrere il programma della rassegna, che inizia il 19 gennaio alle ore 20.30 e si conclude, dopo 8 giorni di proiezioni, il 26 gennaio, ci si rende subito conto dai titoli che la ricchezza delle proposte cinematografiche è rilevante.“Così come è rilevante, credo, la partecipazione degli ospiti legati al mondo internazionale dell'alpinismo. Uno su tutti: il mitico Kurt Diemberger, esploratore e alpinista austriaco, trapiantato da anni in Italia che ha accumulato un'esperienza pluridecennale in spedizioni extraeuropee soprattutto in Himalaya”.
Ma non ci sarà solo Diemberger a dare lustro all'evento nella serata finale del 26: durante la settimana, mercoledì 23, è previsto l'intervento del Comitato Everest-K2-Cnr e di diverse guide alpine lombarde tra cui Luca Maspes, già detto il Rampichino, oggi non solo alpinista e guida, ma anche regista di programmi video. E poi ancora appuntamenti gastronomici grazie alla collaborazione con Slow Food Valli Orobiche.
Strappiamo quindi a Roberto Gualdi qualche anticipazione sui film proiettati nel corso della settimana. “Premesso che i 26 filmati in concorso sono stati scelti tra gli oltre cento iscritti provenienti da tutto il mondo, posso anticipare che ci sarà molta curiosità tra gli addetti ai lavori per l'ultimo film con Simone Moro e il secondo filmato della serie Sulle tracce dei ghiacciai, i reportage sullo stato del mondo glaciale nel mondo ideati dal fotografo Fabiano Ventura che si basano sul confronto tra le foto storiche di un secolo fa e quelle attuali, questa volta dedicato alla regione del Caucaso”.