Negli anni Ottanta Dallas era per tutti una sola cosa: la soap opera omonima e i ricchi petrolieri che ci vivevano. Oggi la città texana è cambiata e si propone come una destinazione da non perdere per tutti gli appassionati di Stati Uniti, ma anche di arte, cultura e shopping. Numerosi sono infatti le attrazioni adatte anche ai bambini. A cominciare dal museo della scienza Nasher che, con decine di postazioni interattive, racconta la storia del pianeta e dell'uomo in modo divertente e intuitivo. Chi è in cerca di arte invece non deve perdersi il Dallas Museum of Art che ha una ricchissima collezione che parte dall'Ottocento e arriva fino ai contemporanei. Poco distante si trova anche il Nasher Sculpture Park, la cui architettura è firmata da Renzo Piano, un museo dedicato alle sculture con un bellissimo giardino dove trovare sollievo dalla calura tipica della città. Ma c'è un altro museo che vale assolutamente visitare e che racconta una delle pagine più tristi della storia degli Stati Uniti: il Sixth Floor Museum infatti è allestito nella vecchia biblioteca da dove si suppone che Lee Harvey Oswald abbia sparato al presidente Kennedy nel novembre del 1963. Un percorso commovente che spiega i momenti prima e dopo la tragedia con tante immagini e testimonianze audio. Completamente diversa l'atmosfera in uno dei simboli della città, lo stadio del football dei Dallas Cowboys. Oltre ad avere una ricchissima collezione di arte contemporanea esposta un po' ovunque, dà la possibilità ai visitatori di entrare negli spogliatoi della squadra e delle cheerleader, nonché entrare in campo e magari provare a fare meta. E dopo tutto questo girare non resta che godersi una serata di divertimenti, musica e grandi barbecue in uno dei tanti locali del quartiere Deep Ellum. Non c'è che dire, Dallas è una sorpresa continua (visitdallas.com).