Nelle annuali classifiche sulla qualità della vita Valencia non si classifica mai ai primi posti. Queste indagini prendono di norma prendono in considerazione criteri macro economici, statistiche sociali, metri quadrati di verde e altri numeri che rischiano di esser astratti. La città spagnola invece è prima nella speciale classifica stilata dagli espatriati di tutto il mondo, l’Expat City Ranking 2020. Si tratta di una classifica che tiene in conto anche caratteristiche “umane” che poco hanno a che vedere con i numeri. Per esempio il sole e il mare, difficilmente quantificabili ma fondamentali quando si pensa a una città dove trasferirsi a vivere. Così come conta la convivialità tipica della Spagna e la possibilità – legata al clima mediterraneo – di fare vita all’aperto e andare in spiaggia quasi tutto l'anno, tutti aspetti che certamente influiscono sulla qualità della vita degli espatriati e in definitiva hanno la meglio sul cielo grigio di Copenhagen o Amburgo.
Influisce sul giudizio generale anche l'ottimo rapporto qualità prezzo per le case in affitto e i divertimenti, oltre che una buona sanità pubblica e uno spiccato rispetto per l’ambiente. Del resto da anni Valencia ha intrapreso una riconversione che mira ad affermarla come città green e bike-friendly, grazie a 2 milioni di metri quadrati di giardini e circa 160 chilometri di piste ciclabili, con il 75% delle strade cittadine in cui vige un limite di velocità a 30 km/h. Funziona ed è assai apprezzato dagli espatriati anche il sistema dei trasporti pubblici, con la municipalità che ha intrapreso un percorso per trasformarsi in una “Città a 15 minuti”, ovvero con l’obiettivo di garantire l’accesso ai servizi più importanti nel raggio di un quarto d’ora, favorendo l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi e la pedonalizzazione delle aree urbane.