L'Aquila è la Capitale italiana della cultura 2026. Lo ha comunicato oggi il presidente della giuria Davide Maria Desario al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. È la prima volta che il riconoscimento va a una città abruzzese.
Il progetto dell'Aquila si intitola "L’Aquila Città Multiverso". Queste le motivazioni della scelta della giuria: “Il dossier propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale. Mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti. Il budget previsto è coerente con gli obiettivi. La strategia di spesa indicata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore. Il palinsesto degli eventi e delle iniziative si sviluppa per l’intero anno e copre tutto il panorama dell’espressione artistica e culturale: cinema, teatro, musica, arti visive. Apprezzata l’attenzione ai giovani che non saranno solo fruitori ma attori. Il progetto adempie agli indicatori del bando, con una buona integrazione tra pubblico e privato. Molto apprezzata la centralità e il coinvolgimento del sistema museale, bibliotecario e universitario. Il giudizio è eccellente".
LE ALTRE CITTÀ
Oltre a L'Aquila, le altre città in corsa per il titolo di Capitale italiana della cultura 2026 erano nove:
- Piemonte: Alba (Cuneo), “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”
- Veneto: Treviso, “I Sensi della Cultura”
- Emilia Romagna: Rimini, “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”
- Toscana: Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena), “Valdichiana 2026, seme d’Italia”
- Lazio: Gaeta (Latina), “Blu, il Clima della Cultura”
- Lazio: Latina, “Latina bonum facere”
- Molise: Agnone (Isernia), “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”
- Puglia: Lucera (Foggia), “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture
- Basilicata: Maratea (Potenza), “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”
L'INIZIATIVA
La Capitale italiana della cultura è una novità introdotta con il Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83, contenente nuove misure in materia di tutela del patrimonio culturale, sviluppo della cultura e rilancio del turismo (convertito in legge e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 30 luglio 2014). In particolare, il provvedimento conteneva le misure ArtBonus, atte a favorire il mecenatismo culturale attraverso un credito di imposta al 65% per gli anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016.
Nel 2015 il titolo è andato a cinque città (Lecce, Siena, Cagliari, Perugia-Assisi e Ravenna), che erano le "sconfitte" al titolo di Capitale europea della cultura 2019, andato a Matera.
Per la Capitale italiana della cultura 2016 è stata invece scelta Mantova; per il 2017 Pistoia; per il 2018 Palermo; per il 2020/2021 Parma; per il 2022 Procida. Nel 2023 sono Bergamo e Brescia; nel 2024 tocca a Pesaro; nel 2025 Agrigento (ma anche Gorizia insieme a Nova Gorica).
La prescelta di oggi è dunque la nona ad avere il ruolo di capitale da sola per un anno intero e a ottenere un milione di euro dal Ministero dei Beni Culturali per la realizzazione del suo progetto.