La cultura del turismo di cui il Tci si fa promotore non si limita a suggerimenti e consigli sui luoghi di vacanza, ma va intesa in senso più ampio come mezzo di conoscenza di popoli e di tradizioni. Conoscere il mondo che ci circonda in molti casi significa anche conoscere gli orrori della guerra, della fame, delle malattie. Non sempre le tragedie che accadono a migliaia di chilometri da noi trovano spazio sui giornali: anzi, spesso il mondo occidentale dimentica popoli e Paesi che vivono tragedie quotidiane nell’indifferenza.

Per questo Medici senza frontiere - organizzazione umanitaria indipendente creata da medici e giornalisti in Francia nel 1971 e premio Nobel per la pace nel 1999 - pubblica il rapporto delle Crisi dimenticate del 2008: dieci casi che non possiamo ignorare, perché la conoscenza è il primo passo per poter intervenire. Eccole, in sintesi, assieme all'invito a documentarsi ulteriormente sul sito di Msf dedicato.

Drammatica l'emergenza in Somalia, dove - racconta il dossier di Msf - un bambino su cinque muore prima di compiere 5 anni. Gli scontri tra l’esercito regolare e le truppe ribelli vanno acuendo una situazione sanitaria già drammatica, con migliaia di civili coinvolti nel conflitto, centinaia di migliaia di sfollati e il costante rischio di epidemie.

Anche nella regione somala dell’Etiopia la popolazione civile, in prevalenza nomade, è stretta nella morsa tra ribelli e forze governative. Quasi impossibile per i volontari di Msf arginare le malattie e la malnutrizione.

Inoltre Msf pone all’attenzione dei media due emergenze trasversali nei Paesi del Terzo mondo: da un lato la diffusione di Hiv, che sta raggiungendo livelli critici, e Tbc, che colpisce 9 milioni di persone all’anno uccidendone 1 milione e 700mila, e dall'altro la malnutrizione dei bambini, che coinvolge un numero enorme, 178 milioni (stime Oms) e ne uccide quasi cinque milioni sotto i cinque anni. Negli ultimi due anni Msf ha curato da sola 300mila bambini malnutriti in 22 Paesi del terzo mondo. Un numero enorme ma, al tempo stesso, una goccia nel mare della disperazione.