Se Matilde Serao raccontava il ventre di Napoli, oggi tutti possono ammirare il suo cuore sotterraneo, che nasconde tante storie quante ce ne sono in superficie. Succede per esempio alla Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta a via Tribunali nel centro storico di Napoli. Il grande edificio fu costruito nel VI secolo come basilica paleocristiana su una struttura di epoca romana, forse un tempio dedicato a Diana e la chiesa che vediamo oggi fu eretta tra 1653 e il 1678 da Cosimo Fanzago che la ricostruì in chiave barocca aggiungendo la grande cupola che è la più alta del centro storico napoletano.
Oggi la Basilica vive una nuova vita grazie all'Associazione Pietrasanta Polo Culturale onlus che ha creato il Lapis Museum, valorizzando e rendendo fruibil la Basilica e aprendo anche i suoi sotterranei. Adesso il percorso è stata ampliato, non più solo la grande cava di tufo che si trova sotto la chiesa, ma un nuovo tratto lungo quasi un chilometro che idealmente ha creato un decumano parallelo a quello che si trova in superficie. Oggi si può finalmente ammirare una parte dell’acquedotto greco-romano dell’Antica Neapolis, e poi la Cisterna dei Pozzari, l’Archivio di Tufo e la Piscina del Principe, tutti aambienti spesso utilizzati come ricovero anti aereo durante la seconda guerra mondiale. Un percorso che permette un viaggio sotterraneo attraverso diverse epoche della storia napoletana. L’apertura avviene ogni venerdì, sabato e domenica, dalle 10 alle 20, la prenotazione è obbligatoria scrivendo al 3333722924 oppure via mail info@lapismuseum.com