Pienza (Si), in Val d'Orcia, la città ideale dell'urbanistica rinascimentale da alcuni giorni ha ritrovato uno dei suoi gioielli più preziosi. È infatti tornato a casa, nel Museo diocesano, il piviale di Pio II. La veste liturgica (dal latino pluvialis, mantello per la pioggia, utilizzato infatti soprattutto per processioni e altre celebrazioni all'aperto) era stata realizzata intorno al 1317 in Inghilterra e regalata dalla regina Isabella al pontefice Giovanni XXII. Fu poi papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, a fare dono alla sua città della veste, in occasione della consacrazione della cattedrale di cui ricorrono oggi i 550 anni.
Sottoposto negli ultimi due anni a un attento restauro presso la pinacoteca nazionale di Siena, il rinato piviale ritrova anche uno spazio espositivo ad hoc, dato che la teca lignea che lo ospitava è stata climatizzata ed è accompagnata da un nuovo allestimento didattico, che accompagna nella lettura della sua ricchissima decorazione: entro una cornice architettonica organizzata su tre registri di archetti a sesto acuto e percorsa da serpeggianti bestiari, risaltano scene della vita di Maria e di due martiri: Margherita e Caterina d’Alessandria. La qualità dei tessuti e delle decorazioni è davvero eccelsa, e il restauro la restituisce in tutto il suo originario splendore.
Accanto al piviale, il Museo diocesano di Pienza ospita altre pregevoli opere come una Madonna con Bambino di Pietro Lorenzetti, un Crocifisso di Segna di Bonaventura. Nella visita del borgo non può poi mancare la splendida piazza dedicata proprio a Pio II, su cui si affacciano il Palazzo vescovile che ospita il museo, la Cattedrale e palazzo Piccolomini. Ancora oggi, a 550 anni di distanza, Pienza è più che mai la città di papa Pio II.