Il fatto che il Ticino si trovi all’estero lo rende di sicuro esotico. Il fatto che sia pieno di parchi zeppi di piante esotiche che in questa stagione letteralmente esplodono di colori contribuisce a renderlo ancor più esotico e invitante. Merito delle mille sfumature di colore che la primavera assume nei tanti parchi pubblici che si trovano appena oltre frontiera, soprattuto sulle sponde del lago di Lugano e nella parte svizzera del lago Maggiore. Il merito, certo, va al clima mediterraneo della Svizzera italiana che permette alla flora subtropicale di trovare un terreno fertile dove crescere. Ma anche alla grande passione botanica dei ticinesi che negli anni hanno creato parchi grandi e piccoli dove ammirare piante esotiche a queste latitudini alpine.
È il caso del Parco delle camelie di Locarno, inaugurato nel marzo 2005, con oltre 500 diverse specie di camelie messe a dimora che garantiscono un periodo di fioritura che si dilata lungo nove mesi. Camelie, ma anche rododendri e azalee, e una meravigliosa vista sul golfo di Lugano sono il cuore del Parco botanico di San Grato a soli dieci chilometri dal capoluogo del Cantone. Ma è sulle due isole di Brissago, sul lago Maggiore, che si trova forse il patrimonio botanicamente più sorprendente della regione. Qui si trova infatti il Parco botanico del Canton Ticino: sull’Isola Grande stupisce la coltivazione di piante esotiche, come azalee, rododendri, palma giapponese, camelie, banani giapponesi e una parte dedicata esclusivamente alle piante del Centro America con magnolia grandiflora, agave, cipresso calvo, yucca, papaveri di California. L’altra isola, l’isola Piccola invece è ricoperta da vegetazione spontanea, prevalentemente della regione insubrica, mantenuta allo stato naturale. Mentre nel territorio di Lugano si trovano due parchi che non si aspetterebbe di trovare in Svizzera: il Parco degli Ulivi, a Castagnola sul fianco del Monte Brè, con ulivi, cipressi, alloro, rosmarino, oleandri e altri arbusti; e il Parco Ciani, a pochi passi dal centro della città, con un elegante giardino all’italiana, e una parte all’inglese, con essenze arboree autoctone.