Un nuovo museo per Milano, un nuovo museo etrusco per l'Italia, collezioni private per la prima volta rese accessibili al pubblico. Sono molte le novità degne di nota annunciate ieri a Palazzo Marino dal sindaco Giuseppe Sala. Nel 2018 la città lombarda potrà vantare un progetto museale dedicato al mondo etrusco, alla sua cultura e alla sua arte.
L'IDEA DEL MUSEO ETRUSCO
La prima domanda che ci si chiede è il perché di un museo etrusco in Lombardia: come molti ricorderanno, gli Etruschi furono un popolo vissuto principalmente tra Toscana e Lazio, dove infatti si contano vari musei e siti archeologici che raccontano la loro storia (ricordiamo per esempio Volterra, Tarquinia, Vulci ecc.). Che cosa c'entra Milano? Il mistero è presto spiegato: l'iniziativa nasce dall'idea e dalla passione di una famiglia, i Rovati, grandi collezionisti e amanti dell'arte, che hanno deciso di mettere a disposizione del pubblico la loro preziosa raccolta di manufatti etruschi.
La famiglia Rovati ha infatti acquistato recentemente una preziosa collezione etrusca, già nota come Collezione CA, che comprende
la più completa raccolta di vasi del periodo arcaico con oltre
700 vasi etruschi di bucchero e impasto risalenti al periodo tra il IX e il VI secolo a.C.. Da notare come la collezione, acquistata in
Svizzera, rientri in Italia in virtù di un lungimirante accordo con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e la collaborazione con le Soprintendenze e i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Alla collezione di vasi si uniranno altre opere di collezioni private che la Fondazione raccoglierà rendendone possibile la fruizione.
"Contaminare la cultura aziendale con l’amore per l’arte è stata una sfida vinta che ha generato un’esperienza che continua a dare i suoi frutti. La volontà di continuare tale “contaminazione” tra spirito imprenditoriale, cultura e coinvolgimento della comunità, in scala più grande, è alla base di questo nuovo progetto: aprire a Milano un museo, un centro di arte etrusca che non si limiti a esporre, ma possa far rivivere le nostre origini in modo moderno, dinamico, aperto a ogni forma di novità" ha dichiarato Giovanna Forlanelli Rovati, Vicepresidente della Fondazione Luigi Rovati.
LA SEDE A MILANO
Il nuovo museo avrà sede in un palazzo storico del centro di Milano, ubicato in corso Venezia 52, proprio di fronte ai "Giardini pubblici" dedicati a Indro Montanelli. Il palazzo in questione, chiamato Bocconi-Rizzoli-Carraro, sarà ristrutturato dallo studio dell'architetto Mario Cucinella, che ha disegnato un allestimento molto suggestivo: rievocando il mondo misterioso e magico delle sepolture etrusche, il progetto prevede infatti un padiglione ipogeo in cui sarà allestita una parte della collezione.
Nei piani superiori dell’edificio, in cui sarà mantenuta l’atmosfera di una casa-museo, proseguirà il percorso espositivo che prevede una selezione dei migliori reperti della collezione, la cui interezza sarà a disposizione degli studiosi in una sorta di deposito aperto dedicato alle analisi e alla ricerca. Alcune sale verranno riservate allo studio, alla didattica, alle esposizioni temporanee. Previsti anche un bookshop e una caffetteria, oltre a un giardino aperto al pubblico.
LE DICHIARAZIONI E IL RAPPORTO CON GLI ALTRI MUSEI
“Quello che presentiamo oggi è un progetto importante che porterà Milano a integrare e ad ampliare ulteriormente la propria offerta artistica e culturale - ha dichiarato il Sindaco Giuseppe Sala -. Uno spazio di proprietà e gestione privata ma con funzione e spirito pubblici, che sarà convenzionato con il Comune di Milano entrando a far parte del sistema museale cittadino, e che aumenterà non solo la ricchezza del patrimonio artistico milanese ma anche l’attrattività della nostra città, destinazione preferita del turismo culturale più attento”.
La partnership più immediata sarà sviluppata con il Civico Museo Archeologico di Milano, che possiede un’importante sezione dedicata alla civiltà etrusca, ma verranno studiati progetti anche con le altre istituzioni culturali milanesi, nonché con la Soprintendenza e con i musei archeologici e le collezioni antiche della Regione. Il nuovo Museo sarà convenzionato con il Comune di Milano e dunque entrerà a far parte del sistema museale milanese, sviluppando programmi integrati con il Comune e gli istituti civici, aderendo all’Abbonamento Musei Lombardia/Milano, alle giornate di gratuità stabilite dal Comune di Milano, come nel caso della “Domenica al Museo”. Non ci resta che aspettare il 2018.