Si sta avvicinando un lungo periodo di festività e molte famiglie approfitteranno delle vacanze per concedersi qualche ora di relax con un viaggio – i più fortunati – ma anche con una escursione in giornata, con visite a musei e a città d'arte. La proposta che facciamo oggi, specie per i milanesi, è una gita a Bellagio, località al centro del lago di Como che si propone anche d'inverno come una meta suggestiva e particolare.
La bellezza di Bellagio che distingue questo borgo lacustre da tutti gli altri paesi rivieraschi dei laghi pedemontani italiani – non a caso fu meta di villeggiatura aristocratica già nel Settecento – è data dalla sua posizione, al vertice di un triangolo: una punta di freccia scagliata nel cuore del Lario. Questa ubicazione rende il borgo quasi appartato, quasi un territorio a sé stante, come se fosse un'isola. Anche gli itinerari per raggiungere Bellagio sono diversi, ben tre, e ciò consente al turista di diversificare il viaggio, con un'andata e un ritorno più vario, su strade diverse. Si può arrivare da Como e rientrare da Lecco, o passare da Erba e Magreglio e viceversa. C'è l'imbarazzo della scelta.
D'inverno, si sa, i laghi specie in certe giornate, non sono molto allegri, ma Bellagio, grazie alla sua posizione e al suo clima mite, sa donare al turista sensazioni di tranquillità e di serenità davvero speciali. Intanto per la ricca varietà delle piante che adornano i giardini delle splendide ville: i giardini all'inglese di villa Melzi d'Eril sono tra i più belli d'Italia, aperti da marzo a ottobre, ma anche grazie all'elegante lungolago e all'aperta chiostra di monti che per oltre 180° domina il panorama.
In queste giornate di festa poi la via principale di Bellagio, chiusa al traffico e ricca di negozi, invita allo shopping natalizio, mentre i battelli che fanno la spola con Como e l'altra sponda riversano turisti all'imbarcadero.
Il Grand Hotel Villa Serbelloni, l'elegante albergo cinque stelle lusso in posizione panoramica, con uno splendido giardino all'italiana, è chiuso d'inverno (apre in aprile e chiude in novembre), ma se volete fermarvi per una sosta mentre passeggiate per le vie del borgo, vi sono diversi caffè in grado di offrire qualche dolcezza e qualcosa di caldo. Da non perdere è la passeggiata al capo Spartivento, l'estrema punta del promontorio, protesa verso l'alto Lario, ma è piacevole fare una escursione anche nelle frazioni a monte del centro storico, che offrono tanti punti panoramici sul lago e sui parchi delle ville di Otto e Novecento che sono sorte sulle balze a lago.
In occasione delle prossime festività segnaliamo che domenica 20 dicembre alle ore 16 si terrà nella chiesa di S. Giacomo, nel centro del borgo, il Festival Musica aperta con un omaggio a Giuditta Pasta e gli interventi dell'Ensemble Duomo e del mezzosoprano Annalisa Stroppa; seguirà il 1° gennaio 2010 alle ore 16 il Concerto di Capodanno sempre nella chiesa di S. Giacomo con l'intervento del Quartetto vocale Soli Deo Gloria.