Consigli di viaggio
Pronti quanto basta e poi via: mille chilometri a piedi per percorre, in poco più di un mese e mezzo, tutta la Via Francigena, dal Colle del Gran San Bernardo a Roma. Giorno per giorno ecco il racconto di CamminaFrancigena 2015, un viaggio organizzato da Movimento Lento/Sloways in collaborazione con il Touring Club Italiano. Fino al 2 settembre si alterneranno 5/6 camminatori che oltre a ripercorrere i sentieri dei pellegrini medievali racconteranno l’Italia minore, quella deve ancora essere conosciuta, ammirata, valorizzata. Buon cammino.
Per maggiori informazioni scarica la nostra guida gratuita!
Introduzione: Parte CamminaFrancigena: un mese e mezzo di cammino lungo la Via Francigena
Tappe 1-2-3, dal Gran San Bernardo a Chatillon
Tappa 22. DA PONTREMOLI AD AULLA
Lasciamo Pontremoli sotto un cielo fresco e nuvoloso, con una luce di contrasto perfetta per lo sfondo con il castello, i meravigliosi ponti e le verdi colline. Avviandoci verso l’uscita dal paese, compriamo della focaccia per il pranzo e scopriamo – senza stupirci troppo, i cammini sono così – che la panettiera è la custode di due chiesette adiacenti, San Pietro e San Giacomo, rispettivamente note per un labirinto in pietra molto ben conservato e per un dipinto di una Madonna che allatta: autentiche perle della Via Francigena. Muoviamo pochi passi e la fortuna ci bacia di nuovo: un uomo ci apre la chiesa della SS Annunziata e ci racconta tutta la sua storia, dal battistero ottagonale alla sacrestia, passando per i significati allegorici delle decorazioni. Risaliamo verso lo splendido borgo di Filattiera, in cui si viene catapultati nel passato ad ogni colpo d’occhio, e giungiamo a Filetto, altro borgo medievale che si sta addobbando e preparando all’imminente festa sui costumi e mestieri tradizionali. Saliamo ancora e raggiungiamo Virgoletta, altro splendido paesino arroccato, situato all’ingresso di un bosco fitto e verdeggiante, caratterizzato per lunghi tratti del percorso da una antica mulattiera storica che collegava i borghi più alti agli insediamenti più bassi, verso Terrarossa. Da qui ormai la meta è a vista e la raggiungiamo passando per una nuovissima strada ciclopedonale costruita sopra vecchi binari in disuso, evitando così di costeggiare la trafficata statale che conduce ad Aulla. Anche oggi accoglienza di lusso, nel Demy Hotel all’ingresso della città, un meritato riposo dopo una tappa lunga e densa come questa.
Tappa 23. DA AULLA AD AVENZA
Un’abbondante colazione, e siamo pronti a partire: la prima parte di questa tappa è impegnativa, ma i suoi sentieri ci regalano splendide viste. Da Bibola a Vecchietto, dove ci fermiamo a bere a una fontana e troviamo un pellegrino che ci racconta entusiasta del suo cammino verso Roma, mostrandoci foto della sua famiglia che da casa fa il tifo per lui.
A Ponzano ci fermiamo per mangiare le nostre focacce e gustare un gelato all’unico bar del paese, prima di proseguire il percorso e costeggiare le rovine del Castello della Brina, dove è d’obbligo una foto all’interno del torrione rovesciato. Il profumo del mare si fa sempre più vicino, e noi all’arrivo alla meta decidiamo di concederci il primo bagno di questo viaggio: andiamo a goderci sole e mare sugli scogli di Marina di Massa. Dopo il bagno, una splendida sorpresa: il b&b di Renata, il Giardino Antico, è un angolo di verde racchiuso all’interno della città. Qui ci facciamo una doccia per levare il sale dalla pelle, prima di andare a testare una locanda della città dedicata ai pellegrini, che pratica sconti e condizioni speciali.
L’ultima emozione della giornata è una partita a calciobalilla, prima di tornare al nostro giardino passando per un parco dove genitori e bambini guardano insieme un film seduti sull’erba. Ci fermeremmo volentieri con loro, ma è meglio andare a riposare: domani ci aspetta una lunga tappa fino a Pietrasanta, la città degli artisti.
A Ponzano ci fermiamo per mangiare le nostre focacce e gustare un gelato all’unico bar del paese, prima di proseguire il percorso e costeggiare le rovine del Castello della Brina, dove è d’obbligo una foto all’interno del torrione rovesciato. Il profumo del mare si fa sempre più vicino, e noi all’arrivo alla meta decidiamo di concederci il primo bagno di questo viaggio: andiamo a goderci sole e mare sugli scogli di Marina di Massa. Dopo il bagno, una splendida sorpresa: il b&b di Renata, il Giardino Antico, è un angolo di verde racchiuso all’interno della città. Qui ci facciamo una doccia per levare il sale dalla pelle, prima di andare a testare una locanda della città dedicata ai pellegrini, che pratica sconti e condizioni speciali.
L’ultima emozione della giornata è una partita a calciobalilla, prima di tornare al nostro giardino passando per un parco dove genitori e bambini guardano insieme un film seduti sull’erba. Ci fermeremmo volentieri con loro, ma è meglio andare a riposare: domani ci aspetta una lunga tappa fino a Pietrasanta, la città degli artisti.
Tappa 24. DA AVENZA A PIETRASANTA
La giornata inizia al meglio, con una abbondante colazione in giardino offerta dalla nostra ospite Renata. Yogurt, ciambella fatta in casa, una bevanda calda. È bello prepararsi insieme alla giornata di cammino, caricando le energie e condividendo cibo e aspettative.
Partiamo armati di entusiasmo e segnavia, che posiamo in uscita da Avenza per agevolare il passaggio dei pellegrini. Saliamo tra boscaglia e uliveti fino a una bellissima strada panoramica, la Via dell’Uva, che mentre camminiamo tra i vigneti ci regala scorci indimenticabili sul mare e sulle colline della Versilia, allietati anche da numerose fontanelle che con questo caldo sicuramente sono un aiuto prezioso.
Varchiamo l’arco che segna l’entrata di Massa, dove ci fermiamo a pranzare sui gradini della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, con la sua splendida facciata. A Montignoso gli abitanti fanno a gara per indicarci la strada, regalandoci un libro sulla Linea Gotica per conoscere meglio i luoghi del nostro passaggio. Proseguiamo fino al Castello Aghinolfi lungo una graduale salita panoramica, dove ammiriamo a naso in su i rigogliosi giardini delle tante ville lungo il percorso. Riscendiamo poi verso Pietrasanta, la piccola Atene: dalla statua del guerriero di Botero alle botteghe degli artisti, la città è davvero un piccolo gioiello. Noi dormiremo a Capezzano, appena fuori, in un centro culturale immerso nel verde. Ci aspetta una cena vegetariana e una notte tra le pareti trasparenti di una sala yoga, per caricarci di energie positive per la tappa di domani!
Partiamo armati di entusiasmo e segnavia, che posiamo in uscita da Avenza per agevolare il passaggio dei pellegrini. Saliamo tra boscaglia e uliveti fino a una bellissima strada panoramica, la Via dell’Uva, che mentre camminiamo tra i vigneti ci regala scorci indimenticabili sul mare e sulle colline della Versilia, allietati anche da numerose fontanelle che con questo caldo sicuramente sono un aiuto prezioso.
Varchiamo l’arco che segna l’entrata di Massa, dove ci fermiamo a pranzare sui gradini della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, con la sua splendida facciata. A Montignoso gli abitanti fanno a gara per indicarci la strada, regalandoci un libro sulla Linea Gotica per conoscere meglio i luoghi del nostro passaggio. Proseguiamo fino al Castello Aghinolfi lungo una graduale salita panoramica, dove ammiriamo a naso in su i rigogliosi giardini delle tante ville lungo il percorso. Riscendiamo poi verso Pietrasanta, la piccola Atene: dalla statua del guerriero di Botero alle botteghe degli artisti, la città è davvero un piccolo gioiello. Noi dormiremo a Capezzano, appena fuori, in un centro culturale immerso nel verde. Ci aspetta una cena vegetariana e una notte tra le pareti trasparenti di una sala yoga, per caricarci di energie positive per la tappa di domani!
Tappa 25. PIETRASANTA A LUCCA
Pochi passi fuori da Pietrasanta, e possiamo già ammirare la prima perla della giornata: l’antica Pieve di San Giovanni, con i suoi caratteristici piccoli volti scolpiti nella facciata. Ripartiamo alla volta di Camaiore, tra i saliscendi delle colline Lucchesi. A Monte Magno un piccolo gruppo di ciclisti vedendoci affaticati dalla salita ci offre una bibita, che beviamo davanti alla statua di Giorgio Gaber con la sua chitarra.
Il cammino prosegue tra uliveti e boschi fino a Valpromaro: qui siamo accolti dalla calorosa accoglienza degli ospitalieri volontari che gestiscono l’ostello, che ci invitano a pranzare con loro e altri pellegrini. Un piatto di pasta, una crostata ancora calda, un buon caffè: la condivisione di un pasto e della propria esperienza di viaggio migliora la giornata e arricchisce lo spirito.
Continuiamo poi il cammino alla volta di Lucca: lungo la ciclabile dell’Argine del Serchio incontriamo famiglie in bicicletta e coppie a passeggio, prima di entrare in città attraverso Porta S.Donato. A Lucca ci aspettano due sorprese molto piacevoli: una cena preparata da Giulio, che a partire da questa tappa si unirà a noi, e un appartamento affacciato direttamente su piazza dell’Anfiteatro. Siamo infatti ospiti del cugino di Ottavia, e la vista delle case colorate sotto il cielo rosato dal tramonto è impagabile. Un gelato tra le vie del centro è la degna conclusione di questa giornata di cammino.
Il cammino prosegue tra uliveti e boschi fino a Valpromaro: qui siamo accolti dalla calorosa accoglienza degli ospitalieri volontari che gestiscono l’ostello, che ci invitano a pranzare con loro e altri pellegrini. Un piatto di pasta, una crostata ancora calda, un buon caffè: la condivisione di un pasto e della propria esperienza di viaggio migliora la giornata e arricchisce lo spirito.
Continuiamo poi il cammino alla volta di Lucca: lungo la ciclabile dell’Argine del Serchio incontriamo famiglie in bicicletta e coppie a passeggio, prima di entrare in città attraverso Porta S.Donato. A Lucca ci aspettano due sorprese molto piacevoli: una cena preparata da Giulio, che a partire da questa tappa si unirà a noi, e un appartamento affacciato direttamente su piazza dell’Anfiteatro. Siamo infatti ospiti del cugino di Ottavia, e la vista delle case colorate sotto il cielo rosato dal tramonto è impagabile. Un gelato tra le vie del centro è la degna conclusione di questa giornata di cammino.
Tappa 26. DA LUCCA AD ALTOPASCIO
La giornata inizia con una colazione davanti alla finestra che ci regala la vista di piazza dell’anfiteatro, vuota e incantevole, sotto un cielo grigio. Lucca è infatti coperta di nuvoloni minacciosi, e noi siamo pronti con le nostre mantelle mentre usciamo attraverso porta Elisa. Dopo qualche goccia di pioggia però il tempo sembra rimanere stabile: prima di Capannori ci raggiunge anche Fabio, con cui festeggiamo ferragosto con un pranzo a base di insalata e pane di patate nel piccolo parco vicino alla Pieve. Continuiamo il cammino tra villette e campi di grano fino a Porcari, dove ci fermiamo per un dolce prima di proseguire alla volta di Altopascio.
L’ultimo gioiello è la Pieve di Pozzeveri, risalente al 1300 e ora in via di ristrutturazione. Ad Altopascio ci accoglie Brillante, che ci accompagna fino all’ostello raccontandoci qualcosa sui cavalieri del Tau, un ordine di frati guerrieri che vegliava sui pellegrini, e sulle antiche battaglie tra città toscane, in cui Altopascio era alleata di Pisa.
Dopo un’ottima cena e un’agognata lavatrice, ci aspetta una notte di sonno ristoratore: un pigiama caldo di bucato non è cosa da tutti i giorni!
L’ultimo gioiello è la Pieve di Pozzeveri, risalente al 1300 e ora in via di ristrutturazione. Ad Altopascio ci accoglie Brillante, che ci accompagna fino all’ostello raccontandoci qualcosa sui cavalieri del Tau, un ordine di frati guerrieri che vegliava sui pellegrini, e sulle antiche battaglie tra città toscane, in cui Altopascio era alleata di Pisa.
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PER SAPERNE DI PIU' SULLA VIA FRANCIGENA. LA GUIDA GRATIS
- La nuova edizione della Guida Verde dedicata alla Via Francigena uscirà proprio in autunno; nell'attesa, scaricate gratuitamente il pdf relativo alle informazioni pratiche, dove vengono proposti i tratti più belli e interessanti della Via, da seguire anche in auto!
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- Touring Club Italiano da tempo pubblica guide e carte sulla Via Francigena: scopri quali sono sulla pagina dedicata!
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- Su questo sito, dove daremo il resoconto del viaggio due volte alla settimana.
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