Appare come un ramo della val Pusteria, è più isolata della “cugina” Val Gardena, non ha una cittadina che emerge sugli altri paesi della valle, è lontana dai grandi bacini del turismo montano come Milano. Ma se guardiamo la medaglia dalla parte giusta riconosciamo alla val Badia un'offerta ricettiva dal livello internazionale, e la capacità di un controcanto tradizionale come è l’attaccamento viscerale alle radici ladine. Esplorando le due anime della valle, possiamo consigliarvi esperienze davvero da batticuore e una esplorazione culinaria tra passato e futuro.
Si chiamano Bike Beats e rappresentano la novità dell’estate 2018 all’interno dell’Area Movimënt, una palestra a cielo aperto che si spiega tra il Piz La Ila, il Piz Sorega, Pralongiá e Boé, tutti alpeggi raggiungibili con gli impianti di risalita (la tessera Alta Badia Summer dà l’accesso a più di 10 impianti di risalita in tutta l’Alta Badia). Sono tre tracciati, di difficoltà facile, media ed impegnativa, preparati ad hoc dalla stazione a monte fino alla stazione a valle del Piz Sorega. Li chiamano amichevolmente tracciati country flow. Traduciamo: sono sentieri veloci su terra battuta e senza radici, ci sono curve, salti, paraboliche. Noi ci siamo divertiti tanto, tantissimo. Ma se non avete confidenza con una mountain bike e non siete spensierati in sella prendete una guida e andateci piano. Solo così ci sarà una seconda volta, e sarà molto più divertente della prima.
Anche per questo si è pensato in valle a un programma ad hoc: i Bike Guided Tours. A partire dal 21 maggio fino a fine luglio in Val Badia è possibile pedalare ogni lunedì, martedì e giovedì, accompagnati da guide locali. Ogni giorno vengono proposte due gite di due livelli differenti: “tour” per esperti e “hobby” per ciclisti intermedi. Le uscite permettono di raggiungere, con esperte guide e in totale tranquillità, i luoghi ed i passi più iconici delle Dolomiti e che hanno fatto la storia del Giro d’Italia.
E per i meno allenati (o per i ciclisti urbani, nda) in Val Badia si può noleggiare comodamente una e-bike (non una qualsiasi, sono Pinarello), ed esplorare i tre parchi a contatto con la natura all’interno dell’Area Movimënt.
I LUOGHI DEL GUSTO
La forza della Val Badia crediamo risieda anche in una consapevolezza ferrea nelle proprie risorse. E così, come si cerca di aprire al turista anche i punti meno accessibili della montagna, si percepisce il tentativo costante di non cedere alla “sindrome da tavolata”, contagiosa per baite e rifugi di mezze alpi. Sarà un caso, ma su un territorio di soli 15 km² brillano sei stelle Michelin e si contano eventi di richiamo come “Sommelier in rifugio”, “aperitivo al Gardenaccia” e gli show-cooking tra le vette.
Scansando per un attimo l’agenda degli eventi, attribuiamo le nostre di stelle. Due i luoghi che ci hanno conquistato per competenza, amore per il lavoro, accoglienza discreta e qualità del prodotto.
Il primo è una baita di montagna, la tipica "Ütia" baita ladina. Si chiama Ütia de Bioch, è un rifugio con vista sulla Marmolada, gigante imbiancato che fatica a distrarre dai piatti che parlano ladino, altoatesino e mediterraneo. La marcia in più la mette Marcus Valentini, che con il sorriso per niente affettato sciorina grandi vini e qualche ricetta della star Norbert Niederkofler. Ma a brillare sono Marcus e la sua famiglia, che animano e rinnovano il rifugio da 25 anni con la ricetta perfetta: ingredienti locali, pasta fresca e attenzione. Si arriva facile all’All’ Ütia de Bioch, a piedi in bici o con il passeggino. Le funivie sono la Piz Sorega (30’), Piz La Ila (60’), Col Alto (60’) e Pralongià (40’).
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