Vi siete mai chiesti che suono hanno le città? Se la prima risposta che vi viene in mente è il traffico, evidentemente non siete ancora stati a Vienna. Facendoci caso, per le strade e dagli eleganti palazzi della capitale austriaca, le note e gli echi musicali di Mozart, Beethoven, Schubert e Strauss durante tutto l'arco della giornata s'incontrano (quasi) più frequentemente delle “sinfonie” composte dal rumore delle auto e dei mezzi pubblici.

LA CASA DELLA MUSICA

La giornata inizia con una ricca colazione a base dell'immancabile fetta di Sackertorte con panna, in uno dei leggendari caffè cittadini: se per gustare il capolavoro creato da Franz Sacher nel 1832 per il principe Klemens Von Metternich non c'è posto all'iconico Café Sacher Wien, provate pari merito al Café Prückel (prueckel.at).

Iniziate poi a mettervi in ascolto, divertendovi, con una prima tappa alla Haus der Musik (hdm.at), i quattro piani dedicati al mondo del suono ai quali si accede salendo una scala musicale composta dai tasti oversize bianchi e neri del pianoforte. Come funziona il senso dell'udito? Che cosa sente un feto nell'utero materno? Quali erano i segreti del genio di leggende come Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Strauss Sohn o Mahler? E ancora, qui si ascoltano le onde sonore, si dirige (virtualmente) un concerto della Vienna Philharmonic Orchestra o si suona un tamburo gigante: raramente un percorso museale riesce a “rapire” così trasversalmente, dal neofita all'appassionato di musica, classica e non solo.

Haus der Musik, Vienna - foto Rudi Froese/HDM
Haus der Musik, Vienna - foto Rudi Froese/HDM
Haus der Musik, Vienna - foto Wendi Gessner/HDM
Haus der Musik, Vienna - foto Wendi Gessner/HDM

SULLE ORME DI MOZART...

Più classica ma non per questo meno coinvolgente, è d'obbligo la visita, in Domgasse 5 vicinissimo alla Cattedrale di Santo Stefano, della Mozarthaus Vienna (mozarthausvienna.at). Nella casa in cui il più famoso dei Wolfgang Amadeus trascorse la maggior parte dei suoi anni viennesi a comporre (dal 1781 al 1791), oggi c'è un museo dedicato al compositore austriaco, con annessa sala concerti dallo splendido soffitto a volta e l'ottima acustica.

Mozarthaus, Vienna - foto David Peters/Mozarthaus Vienna
Mozarthaus, Vienna - foto David Peters/Mozarthaus Vienna

È a questo musicista tra i più influenti e celebrati di tutti i tempi, poi, che la città ha innalzato il numero più consistente di monumenti, su tutti la gigantesca statua di marmo (tra l'altro proveniente dall'Alto Adige) piantata nel cuore del bellissimo parco di Burggarten, opera del 1896 dell'architetto Karl König e dello scultore Viktor Tilgner. Un'altra statua, stavolta di bronzo e fatta erigere dal mecenate Pietro di Galvagni in memoria di Mozart, accoglie i visitatori all'ingresso del Mythos Mozart (mythos-mozart.com), un'esperienza multimediale che, grazie anche all'intelligenza artificiale, coinvolge tutti i cinque sensi e le fasce di età. Il viaggio è un'immersione nelle opere e nella biografia del genio salisburghese, proprio nel luogo in cui compose “Il flauto magico” e il “Requiem”, il suo ultimo capolavoro (incompiuto) prima di morire precocemente a soli 35 anni il 5 dicembre del 1791.

Porta il suo nome anche il Wiener Mozart Konzert (mozart.co.at), uno spettacolo nello spettacolo - messo in scena nelle sale da concerto più importanti di Vienna quali Konzerthaus, Musikverein e Wiener Staatsoper - dove tutto è “apparecchiato” come fosse un concerto barocco, dai componenti dell'orchestra abbigliati con i costumi e le parrucche dell'epoca alle cento opere del grande maestro del classicismo viennese eseguite nello stile del Settecento musicale.

Konzerthaus, Vienna - foto WienTourismus/Peter Rigaud
Konzerthaus, Vienna - foto WienTourismus/Peter Rigaud
Wiener Staatsoper, Vienna - foto WienTourismus/Paul Bauer
Wiener Staatsoper, Vienna - foto WienTourismus/Paul Bauer

Se la musica è nutrimento per l'anima, prima di cambiare “spartito” è bene non dimenticarsi del corpo e concedersi un'iniezione di energia 100% viennese, con le specialità servite in centro nei chioschi di Bitzinger (bitzinger-wien.at): dalla Bosna croccante, al classico Bratwurst o il piccante Currywurst, i vari tipi di salsiccia viennese si sposano al meglio con la birra fresca.

....E SU QUELLE DI STRAUSS

Il viaggio sulle note riprende quindi con una bella notizia: nel 2025 Vienna celebrerà i 200 anni dalla nascita di Johann Strauss II, uno dei suoi “figli” più famosi, nato qui il 25 ottobre 1825. In attesa del programma completo e definitivo dei festeggiamenti (johannstrauss2025.at), gli ultimi mesi del 2024 sono l'occasione giusta per visitare la House of Strauss (houseofstrauss.at), il nuovo museo interattivo, anche qui con l'annessa sala concerti, che racconta la storia e le vicende degli Strauss, la “dinastia” musicale che ha caratterizzato tutto il XIX secolo a Vienna. Anche per questo non poteva mancare il monumento a Johann Strauss II, l'elegante statua di bronzo (ma da vicino sembra d'oro!) che, dal 1921, guarda dall'alto verso il basso gli avventori dello Stadtpark.

House of Strauss, Vienna - foto Joseph Sindelka/HOS
House of Strauss, Vienna - foto Joseph Sindelka/HOS
House of Strauss, Vienna - foto Lea Titz/HOS
House of Strauss, Vienna - foto Lea Titz/HOS

Del “re del valzer” - suo è il celeberrimo valzer “Sul bel Danubio blu” eseguito dalla Filarmonica di Vienna al Concerto di Capodanno che si tiene ogni anno il 31 dicembre dal 1939 nella sala dorata del Musikverein – si può visitate anche la casa-museo nella Praterstrasse, dove il compositore visse per diversi anni, e il monumento funebre, posizionato tra le tombe d'onore al Cimitero Centrale, in buona compagnia di colleghi quali Beethoven, Schubert e Brahms.

In questo luogo che, dopo un itinerario sempre accompagnato dal sottofondo musicale, ora invita al silenzio, dal 1891 si trova anche il monumento funerario dedicato a Mozart. In realtà, dopo la sua morte nella casa di Vienna - il 5 dicembre 1791 - il giovane Wolfgang Amadeus venne sepolto al cimitero di St. Marx, come ricorda proprio lì un altro omaggiato monumento funebre. D'altronde, quello delle spoglie del compositore nato a Salisburgo è un celebre mistero in attesa di una risposta. Come la domanda che ci ha guidato nel viaggio: secondo voi, che suono ha Vienna?

INFORMAZIONI UTILI

I siti di riferimento degli enti del turismo locali per visitare Vienna e l'Austria sono wien.info/it e austria.info/it. Utilissima la Vienna City Card, per 24, 48, 72 ore o 7 giorni.

Vienna si può raggiungere dall'Italia con i treni notturni ÖBB Nightjet delle Ferrovie Austriache (nightjet.com/it) o con i voli Austrian Airlines (austrian.com) prenotando le migliori tariffe e combinazioni sul sito Omio (omio.it).

Per dormire consigliamo i comodi, centrali e luminosi appartamenti di Numa (numastays.com); noi abbiamo alloggiato nell'allegro (ma non troppo) quartiere di Mariahilf, per la precisione nel bilocale Terra in Gumpendorfer Strasse 60 - un nido accogliente e parecchio luminoso tra l'altro a due passi da Make Music (makemusic.at), un negozio di dischi e strumenti musicali molto popolare tra i viennesi. Alternativamente, suggeriamo il comfort del magdas Hotel Vienna City (magdas-hotel.at), un hotel green e dal design vintage.

Per mangiare è da provare Tian (tian-restaurant.com/wien), il ristorante vegetariano di Christian Halper e Paul Ivić: qui solo ingredienti regionali e di stagione.

E infine, insostituibile compagna di viaggio è la nostra Cartoville Vienna, appena pubblicata. Come la Guida Verde Touring Vienna e Salisburgo, è acquistabile in tutte le librerie e online sul nostro store.

Sachertorte al Café Sacher, Vienna - foto WienTourismus/Paul Bauer
Sachertorte al Café Sacher, Vienna - foto WienTourismus/Paul Bauer