Ciuitas segussione milia XVI / Inde incipit Italiae*: descrive così l’ingresso in Italia dopo aver asceso il mons Matronae nel 333. d.C.  l’anonimo pellegrino di Bordeaux diretto a Gerusalemme, e lo immaginiamo - in piedi, sul poggio - a monte di Susa che osserva la valle che si apre verso Torino e la pianura padana.

Ed è da quel momento che comincia a delinearsi l’embrionale Via Francigena della Valle di Susa, ovvero sul primo pellegrinaggio documentato della storia che sul fitto sistema viario dell’impero romano attraversa le Alpi ed entra in Italia diretto in Terra Santa. È con i Longobardi e i Franchi che la Via Francigena, attraverso il Colle del Moncenisio, si consolida nel panorama viario che sin dall’impero romano si era sviluppato in una pluralità di strade privilegiate e sicure e diventa protagonista delle stagioni del pellegrinaggio europeo, giungendo sino ad oggi con un tracciato pressocché invariato.

La presenza della Via Francigena ha favorito la circolazione di genti e di saperi, in una dinamica generatrice tra i poteri religiosi dei monasteri e il potere laico della dinastia franca sino a quella sabauda per il controllo viario e la nascita di nuovi centri politici, religiosi, artistici e culturali. La ricchezza dell’eredità storica e artistica è oggi da scoprire a piedi seguendo i sentieri montani che raggiungono i passi del Monginevro e del Moncenisio, oppure in bicicletta perché è su questo percorso millenario che la Ciclovia Francigena prende forma ripercorrendo il tracciato dell’Antica strada di Francia, alternando l’itinerario tra prati e campi coltivati e piacevoli aree boscose, affiancando la Dora in alcuni tratti e paesaggi montani di grande impatto.


Sant'Antonino e Sacra S. Michele all'orizzonte (Ph. Marco Cicchelli)


Sant'Antonino e il Canale Cantarana (Ph. Marco Cicchelli)

La Ciclovia Francigena è dominata dall’alto dalla maestosa Sacra di San Michele e dal Rocciamelone, “la vetta più alta d’Europa” come veniva descritto nel medioevo: borghi dalla storia antica, castelli e parrocchiali, musei e scorci di paesaggi inaspettati diventano un’occasione per immergersi nella storia della Valle di Susa sin dalla preistoria passando per la romanità e il medioevo sino alla contemporaneità. 

Nel progetto complessivo la Ciclovia Francigena toccherà 15 comuni sino al Colle del Moncenisio, ed è già percorribile dal fondovalle, a Caselette, a pochi km da Torino collegandosi alla rete ciclabile della Corona delle Delizie, oppure dalla stazione ferroviaria di Avigliana raggiungendo l’area lungo la Dora, sino a risalire la Valle di Susa a Bussoleno. Inoltre un ramo laterale nei pressi del Lago Piccolo di Avigliana è l’asse di congiunzione tra la Ciclovia Francigena e la Ciclopista del Sangone, comprese nell’itinerario ciclabile di AIDA (Alta Italia Da Attraversare) che attraversa il Nord Italia congiungendo il Moncenisio con Trieste. 


Rocciamelone e Sacra di San Michele (ph. Fulvio Giorgi)


Moncenisio, Aida e Ciclovia Francigena (ph Marco Cicchelli)

Attualmente la Ciclovia Francigena si snoda su 6 facili tappe, modulabili tra di loro per offrire la possibilità di meglio organizzare la propria esperienza, sia per escursioni di giornata, sia per un’esperienza in più giorni da abbinare alla scoperta del territorio e del patrimonio culturale ed enogastronomico della Via Francigena valsusina. La Ciclovia Francigena ha uno sviluppo di 40,45 km su tracciato a fondo misto con tratti su sede propria e dedicata e con tratti a fruizione mista con la pedonale della Via Francigena; presenta un dislivello positivo di 169 m, che lo rende un percorso adatto a tutti per 365 giorni l’anno.

Lungo il suo percorso le stazioni ferroviarie intermedie o le stazioni di Bussoleno e Avigliana, nodi ferroviari principali, facilitano la possibilità di accesso o rientro per la Ciclovia, avendo collegamenti diretti e orari regolari della tratta ferroviaria SFM3 Torino- Bardonecchia. Asse strategico per lo sviluppo turistico della Valle di Susa, una rete di accoglienza bike sul territorio valsusino conta oltre 50 operatori turistici dalla ristorazione, all’accoglienza, dai servizi di accompagnamento al noleggio di mtb e e-bike.


Ciclovia Francigena (ph. Marta Favro)


La Pellegrina Marathon - Passaggio sotto la Sacra di San Michele (Ph Marco Cicchelli)

INFORMAZIONI
- Su questa pagina di Val di Susa Turismo i link per la descrizione delle tappe e scaricare i gpx
- Su questa pagina di Val di Susa Turismo gli indirizzi dove mangiare e dormire e i contatti di guide e accompagnatori cicloturistici 
- L’evento annuale sulla Ciclovia Francigenawww.pellegrinabikemarathon.com
- Progetto FIAB Ciclovia Aida, Alta Italia Da Attraversare: www.aidainbici.it