Il viaggio del 2013 volge al termine (mancano solo le Hawaii), e per qualcuna è già finito: sono infatti rientrate in Italia Michela, Valentina e Federica, la nostra inviata. Per loro due mesi di viaggio, il coast-to-coast completo degli Stati Uniti, e un'esperienza da ricordare, unica ed emozionante.
 
Racconta Federica: «Sapere con precisione qual è stato il momento più bello è praticamente impossibile. La prima grande emozione credo sia stata mentre sorvolavo New York in elicottero. Anche l'oceano mi ha stregata e insieme a lui anche il ritmo del volo dei gabbiani. Il bianco delle White Sands mi ha disorientato così tanto che è stato l'unico momento della spedizione dove mi sono concessa di staccare per un attimo la spina».
I cambi erano stati previsti (anzi, un po' paventati) fin dall'inizio, dopo i forfait dello scorso anno. Invece non ci sono stati problemi, il gruppo delle prime quattro ha attraversato tutto il Nord America, e poi ci sono stati gli avvicendamenti: Barbara, 35enne di Borgosesia, al posto di Valentina; e la veterana Chiara (alla sesta spedizione) al posto di Federica. Ed è rientrata anche Michela, una delle due veterane che quest'anno accompagnavano come tutor le nuove ragazze.
 
Dalla Monument Valley, dove avevamo "lasciato" il gruppo, le quattro Donnavventura 2013 hanno raggiunto Las Vegas, dove si sono trovate a guidare perfino dei caterpillar, e hanno provato, fra le follie della città nel deserto, il simulatore di volo in caduta libera – «una cosa pazzesca», ride Michela.
Dal Nevada sono andate in Arizona, poi in California, a Palm Springs (c’è la funivia panoramica più grande del mondo che sale sul monte Giacinto), San Diego e Los Angeles, con tappa obbligata a Hollywood, e poi a Santa Monica dove si conclude la Route 66. Non sono mancati gli incontri: come Kelly, una motociclista californiana (Harley, naturalmente) che ha accompagnato i pick up da Santa Monica a San Francisco. «Non è una novità,» spiega ancora Michela «l'anno scorso in Argentina, a Bariloche, abbiamo incontrato on the road Maira, che si è aggiunta alla spedizione per circa dieci giorni. Il contatto con Kelly invece l'avevamo già preso in Italia, ci piaceva l'idea di avere un harleista con noi in California.»
 
Tutto rose e fiori dunque? Non proprio. Anche se l'itinerario di quest'anno non prevedeva foreste amazzoniche né temperature artiche, le difficoltà e la fatica si sono fatte sentire, sia per le nuove sia per le veterane. «Per fare un viaggio del genere bisogna essere davvero psicologicamente preparati e motivati», racconta Federica. «Quando sei stanchissima è difficile esprimere gioia ed entusiasmo, come vorresti e ci chiede il programma.» «E' sempre un viaggio lungo» aggiunge Michela. «Guidiamo ore e ore, filmiamo sempre in posti diversi, con qualsiasi condizione di tempo e di stanchezza. Ci sono stati giorni che dopo 700 km di guida non vedevo l'ora di dormire veramente stanca, eppure non ci si coricava mai prima della una, perché c'è da rivedere tutto il materiale della giornata, tra foto e video… Ma sono stata veramente bene, si è creato un bellissimo legame con le altre e sicuramente resteremo amiche.» Conclude Federica: «io mi sono divertita da morire con le mie compagne, le risate erano il nostro pane quotidiano.» Da San Francisco le ragazze sono appena decollate per l'ultima, spettacolare parte del viaggio: le isole Hawaii. Potete seguirle passo dopo passo, anzi, foto dopo foto, sulla loro pagina Facebook.