Quando noi italiani andiamo alla scoperta di un Paese lontano, geograficamente e culturalmente, abbiamo spesso la preoccupazione di che cosa mangeremo. Abbiamo una delle cucine migliori al mondo per varietà e ricchezza (molti pensano “la migliore”) e quindi siamo a volte un po’ diffidenti. Questo vale anche quando andiamo negli Stati Uniti, di cui invidiamo tante cose, ma non la cucina, e pensiamo che ci siano solo hamburger e pochissimo altro. E invece, un territorio come quello degli Usa, grande 32 volte e mezzo il nostro, è assolutamente in grado di proporre destinazioni gastronomiche all’altezza delle nostre aspettative. E di sorprenderci. Ecco qualche spunto.
Boston, Massachusetts. La prima tappa di ogni viaggio culinario nel New England dovrebbe iniziare nel più antico ristorante degli Stati Uniti, la Union Oyster House di Boston, dove si si possono assaporare specialità locali come le ostriche fresche, l’aragosta e la zuppa di vongole. Tra i piatti forti del menù, il famoso involtino di aragosta. 
A Lexington, nel Kentucky, vi attendono gli aromi dolci e salati della classica cucina del Sud. Tappa obbligata una residenza storica del 1800 trasformata in ristorante, l'Holly Hill Inn. Si tratta di uno dei sei ristoranti di Lexington della chef Ouita Michel che con prodotti provenienti dalle fattorie locali e un menù basato sulla stagionalità, la sua cucina trasmette tutto calore dell’ospitalità del Kentucky.
Un viaggio in Kentucky non sarebbe poi completo senza il distillato originario americano, ovvero il bourbon. Scoprite le 18 più grandi distillerie del Kentucky lungo il Bourbon Trail, tra Lexington e Louisville. Per finire, visitate la Bardstown Bourbon Company. A poco meno di un'ora da Lexington, dove i commensali possono gustare una combinazione di comfort food del sud e un'ampia cantina di distillati che ospita più di 400 whisky americani d'annata.
Infine Santa Fé, New Mexico. La maggior parte delle strade di questa città è dedicata al peperoncino e nella valle del Rio Grande si trova Hatch, la "Capitale mondiale del chili”. Provate le varietà verdi, da quelle medie fino alle più piccanti, utilizzate in piatti come i chiles rellenos, peperoncini ripieni, in pastella o fritti, oppure sperimentate il peperoncino rosso, più dolce, spesso essiccato o in salse. La maggior parte dei venditori arrostisce i peperoni sul posto e quando viene posta la domanda "rosso o verde", i viaggiatori possono rispondere "Christmas" per assaggiarli entrambi. La specialità del New Messico ovviamente è il cheeseburger al peperoncino verde, oggi così apprezzato che è stato realizzato un itinerario ad hoc per scoprirlo in tutte le sue versioni. Tra le specialità locali troviamo anche il posole (stufato di maiale e mais macinato) e l’immancabile barbecue.