Sera, quasi notte. E’ una sera di settembre, una di quelle sere nelle quali ti accorgi che l’estate è finita davvero. Non c’è nessuno per le strade, i bar sono semivuoti e non si sente quasi più il rumore degli insetti notturni. Ci troviamo a Bagnone, in Lunigiana; passeggiamo per le stradine che non abbiamo mai visto davvero, nonostante si abiti abbastanza vicino. Il borgo è molto bello e visto a quell’ora lo è ancora di più. Il buio uniforma e nasconde bene alcune brutture che la luce metterebbe in evidenza.
A un certo punto, ai lati della strada, vediamo un cartello che riporta, sopra uno sfondo marrone: Via del Volto Santo.
UNA DEVIAZIONE IDEALE
IL MISTERO DI PIETRO DA TALADA
"Colpisce molto il fatto che gli artisti in quanto tali avessero ben poco rilievo nella società, soprattutto nell’Alto Medioevo": così risponde Normanna Albertini, curatrice del volume “Pietro da Talada”, al mio dubbio, precisando ancora: “Contava solo il committente, il vescovo, il principe, il nobile, dal quale scaturiva l’iniziativa dell’opera. I «lavoratori dell’arte» agivano anonimamente, erano organizzati in corporazioni e vantavano una gamma vastissima di specializzazioni. Nel Medioevo i prodotti di quelle che siamo soliti considerare come le «arti maggiori» non erano necessariamente i più apprezzati: un ricamo poteva venir assai più considerato di un dipinto, un sigillo richiedere l’intervento dei più abili artisti, un orafo poteva essere stimato assai più di uno scultore, infine il committente poteva essere — e per lungo tempo fu — considerato ben più dell’artista o almeno coinvolto inestricabilmente al pari di lui nella creazione dell’opera. Pietro da Talada, dunque, lavorava in Garfagnana come un qualunque altro “artigiano” e forse con insieme con altri, perché era impossibile che un pittore lavorasse da solo”.
TRA BORGHI E FONTANE
INFO PRATICHE
La tappa parte dal Piazza al Serchio (Lu) ed arriva a Castelnuovo di Garfagnana (Lu). Per informazioni contattare l’ufficio del Turismo del comune di Piazza Al Serchio (www.comune.piazzaalserchio.lu.it), l’ufficio del Turismo del comune di San Romano di Garfagnana (www.comune.san-romano-in-garfagnana.lu.it) oppure l’ufficio del Turismo del comune di Castelnuovo di Garfagnana (www.castelnuovogarfagnana.org). Da supporto per ogni tappa anche il sito del Parco dell’Appennino Tosco Emiliano (www.parcoappennino.it).
Suggeriamo di visitare la Fortezza delle Verrucole (www.fortezzaverrucolearcheopark.it), il museo dell’archeologia del territorio, contenuto a Palazzo Pelliccioni-Marazzini in San Romano (www.comune.san-romano-in-garfagnana.lu.it), il Museo archeologico del territorio contenuto nella Rocca Ariostesca di Castelnuovo di Garfagnana (www.castelnuovogarfagnana.org) e la Fortezza di Mont’Alfonso (www.montalfonso.it) sempre a Castelnuovo di Garfagnana.
Per informazioni su Pietro da Talada www.pietrodatalada.it/index.php mentre per la scrittrice Normanna Albertini http://normannaalbertini.blogspot.com.
Prima tappa: da Pontremoli a Lusignana (Ms)
Seconda tappa: da Lusignana a Bagnone (Ms)
Terza tappa: da Bagnone a Monti (Ms)
Quarta tappa: da Monti a Fivizzano (Ms)
Quinta tappa: da Fivizzano ad Argegna (Lu)
Sesta tappa: da Argegna a Piazza al Serchio (Lu)
Settima tappa: da Piazza al Serchio a Castelnuovo di Garfagnana (Lu)
Ottava tappa: da Castelnuovo di Garfagnana a Barga (Lu)
Nona tappa: da Barga a Borgo a Mozzano (Lu)
Decima tappa: da Borgo a Mozzano a Lucca