Mentre il mare, lentamente, si allontana all’orizzonte, concedendo al golfo di Talamone di fare da pittoresco sfondo a campi e poggi per una buona manciata di chilometri, dolce è la salita che ci porta alle pendici del colle sul quale è appoggiato il borgo di Manciano. Il sole al tramonto dipinge di giallo e oro le sconfinate campagne che dal mare, poco alla volta, si allungano fino alle prime colline. Superiamo Manciano proseguendo, sulla statale 74 Maremmana, alla volta di Pitigliano.
Il primo impatto con Pitigliano, per chi vi giunga dal mare, è emozionante. E’ una delle ultime curve, prima di arrivare nel borgo, a svelarne l’autentica meraviglia. Chiunque rimane senza fiato quando all’improvviso si trova al cospetto di questo paese unico appoggiato su di un enorme blocco di tufo. Difficile resistere a una fermata in questa curva per concedersi qualche minuto di ammirazione per uno dei panorami più belli dell’intera Toscana. Mentre gli ultimi colori cedono il passo alla notte, giunti nel borgo, una volta parcheggiato, ci si addentra in uno dei tanti locali. Per iniziare ad immergersi nella Maremma e nei suoi sapori si può iniziare con qualche antipasto di verdura e un carosello di formaggi tra cui i gustosi pecorini artigianali da sposare con miele di castagno e mostarde, da accompagnare possibilmente con il rosso locale, magari un Pitiglio, dal colore rosso rubino intenso. Con il cielo limpido, imperdibile una passeggiata da fare con il naso all’insù, godendo della suggestiva stellata maremmana. Non si poteva iniziare meglio: d'altronde sul paese sventola la Bandiera arancione del Touring.
Dall’alto della rupe tufacea sulla quale si stende il borgo antico di Pitigliano è piacevole goder la colazione tra il via vai della gente e il colorito vociar dei maremmani. La mattinata è da dedicare al passeggio. Partenza e arrivo in piazza Garibaldi, seguendo l’itinerario pedonale che consente di apprezzare il meglio della piccola Gerusalemme, così definita per la presenza di un’importante comunità ebraica ben integrata nel contesto sociale che nel borgo aveva addirittura la sinagoga. Monumenti e botteghe consentono un curioso viaggio nella storia e nella cultura di questa perla toscana; suggestiva la Fontana delle Sette Cannelle del XVI secolo, in piazza della Repubblica, e interessante il Duomo dei Santi Pietro e Paolo, di epoca medioevale, dalla facciata tardo-barocca e dall’interno in stile barocco a navata unica, che custodisce opere del XVII e del XIX secolo. Poi l’imponente Palazzo Orsini, sede del Museo Diocesano, mèta del pomeriggio. Tante anche le botteghe tipiche che affollano i vicoli; da quelle di biscotti, marmellate, oli e sughi, a quelle di tisane e cosmetici biologici, dalle cantine con i migliori doc locali, talvolta scavate nel tufo, alle botteghe di ceramica e terrecotte artistiche.
DOMENICA – SORANO E SOVANA
Ancora la meraviglia delle città del tufo è protagonista in questa domenica maremmana. Dopo la piccola Gerusalemme partenza per Sorano, ad una manciata di chilometri da Pitigliano, insignito anche lui della Bandiera arancione del Touring. Più ancora che Pitigliano, Sorano trasmette al visitatore la sensazione di trovarsi in un luogo di particolare suggestione. Ancor più selvaggio appare infatti il contesto in qui sorge l’abitato, immerso in una natura rigogliosa e incontaminata. Sorano è dominato dalla poderosa fortezza degli Aldobrandeschi, poi successivamente ampliata dai Conti Orsini. Scorci pittoreschi, le botteghe artigiane, i silenzi e la vista di profondi burroni dove scorre il torrente Lente, accompagnano il visitatore nel cuore del borgo raccolto attorno alla fortezza. Seconda parte della mattinata da dedicare al Museo del Medioevo e del Rinascimento della Fortezza Orsini, dove è possibile apprezzare i camminamenti sotterranei della stessa, esempio architettonico militare rinascimentale, la piccola stanza della torre ottagonale ricca di affreschi cinquecenteschi, oltre ai materiali ceramici medioevali e rinascimentali.
E’ Sovana l’ultima destinazione del weekend, borgo aldobrandesco e di Papa Gregorio VII. Imperdibili, in questa terra di grande fascino, un pomeriggio nel parco archeologico delle Città del Tufo e una visita alle Vie Cave, l’interessante rete viaria, ricavata tra ripide pareti di tufo, talvolta alte anche decine di metri, che collegava gli antichi insediamenti di Sovana, Sorano e Pitigliano. Il Parco Archeologico colpisce il visitatore per il paesaggio intatto e i profondi valloni selvaggi ricchi di vegetazione; proseguendo sempre nel parco alla volta di San Quirico, al suo estremo limite nord si giunge a Vitozza, tra i più estesi complessi rupestri toscani, costituito da centinaia di grotte scavate nel tufo. Tardo pomeriggio da trascorrere nel borgo di Sovana, con i suoi interessanti edifici e le sue belle botteghe artigiane, prima di scegliere il locale per cena. Con gli ottimi vini bianchi della zona ci si può anche concedere un buon filetto di spigola di Orbetello con verdurine di stagione, o magari una grigliata di pesce. Per chi invece preferisce le specialità della zona, salumi e formaggi maremmani, oppure un buon filetto di agnello con, come contorno, i tipici fagioli della bella Sorano.
INFORMAZIONI UTILI
Ristorante Il Tufo Allegro
Vicolo Costituzione 5, Pitigliano; www.iltufoallegro.com; tel. 0564616192, cell. 3351028814
Salette ricavate nel tufo, una ricca cantina e la cucina della tradizione maremmana.
Strada Prov. di Sorano 2920/a, Pitigliano; www.ilune.it; tel. 0564 617173, cell. 333 4204000
Tra ulivi, erbe aromatiche e alberi da frutto una dimora di pace e poesia.
Enoteca Ghiottornia
Via Roma 111, Pitigliano; www.ghiottornia.it; tel 0564.616907
Olio, sughi, formaggi, spezie, vini e ghiottonerie varie.
Località Poggio la Mezzadria, San Valentino, Sorano; www.aiadeltufo.com; tel. 0564 634039
Cibi genuini, aria buona e il canto del gallo in un agriturismo immerso nella pace delle terre del tufo.
Ristorante La Taverna Etrusca
Piazza del Pretorio 16, Sovana; www.tavernaestrusca.com; tel. 0564,616531, cell. 340 9915560
Nel bellissimo scenario della piazza del Pretorio, la buona cucina maremmana, tra ghiottonerie e buon vino.
Via del Duomo 66, Sovana; www.sovanahotel.it; tel 0564 617030
Splendida dimora maremmana dove le camere sono state ricavate in quello che era un antico casale.