La più celebre scuola d'arte applicata fu fondata nel 1919 da Walter Gropius a Weimer e fu poi trasferita a Dessau nel 1925, facendo della cittadina un centro propulsore per la cultura e l'arte del Novecento, nel quale lavorarono personaggi del calibro di Gropius, Mayer, van der Rohe, Kandinskij e Klee. Oltre che una scuola d'arte, divenne una fabbrica di libero pensiero e di emancipazione sociale, con le famose “donne del Bauhaus” che percorrevano i corridoi della scuola con i loro capelli corti e i loro modi anticonformisti. Costruito dallo stesso Gropius tra il 1925 e il 1926, il grande edificio sede della scuola è oggi tornato alle forme originarie, improntate a una rigorosa funzionalità, rivestite di intonaco bianco e realizzate in cemento armato e vetro. Gli interni stupiscono per la gamma cromatica che sembra essersi scordata del bianco che regna all'esterno: qui le pareti sono dipinte con i colori scelti in base alle ricerche di Vasilij Kandinskij. Ogni dettaglio architettonico, la struttura stessa della costruzione, i mobili e gli arredi specificamente disegnati per la scuola si possono considerare prototipi di quelli che sono poi diventati il design e l'architettura contemporanea. Osteggiata dai benpensanti della provinciale Dessau, la Bauhaus chiuse con l'avvento del nazismo e parecchi dei suoi docenti e studenti furono costretti ad abbandonare la Germania, un esodo che fece la fortuna della nuova arte americana.