Il 12 luglio, nel centenario del fulmineo processo-farsa seguito da impiccagione nella fossa della Cervara del castello del Buonconsiglio a Trento (foto sotto) si apre la mostra Tempi della storia, tempi dell'arte. Cesare Battisti tra Vienna e Roma (vedi oltre l'approfondimento) proprio negli spazi del castello, allora caserma delle truppe austroungariche e sede del tribunale militare e oggi museo. Un'esposizione che attraverso una selezione di opere d’arte dell’epoca e di testimonianze storiche vuole far conoscere meglio una personalità dal ruolo importante nella storia recente non solo del Trentino ma anche dell’Italia, figura che merita di essere apprezzata nella sua complessità e modernità.
Attività di Cesare Battisti ampiamente documentata: nell'archivio storico del Touring è conservata la “bozza per correzioni” datata “12 settembre 1912” del foglio Venezia Tridentina della Carta d'Italia, fittamente annotata da Cesare Battisti con tanto di autografo in calce in vista della pubblicazione a stampa del 1913 (foto sotto), esposta a Trento nell'ambito della mostra. L'attività di geografo fu “certificata” anche dall'imperial-regia polizia che, proprio negli stessi giorni dell'esecuzione, segnalava alla Presidenza della Corte d'Appello di Innsbruck il contributo di Battisti alla parte topografica della carta (quindi le sue attività di “spionaggio” per il nemico), nonostante le precauzioni prese da Bertarelli per eludere la vigilanza delle occhiute autorità austriache.
Un lavoro certosino di raccolta di dati geografici, quello di Battisti per il Touring, durato anni e centrato sulla volontà di proporre per la prima volta nella storia moderna, attraverso la carta del Tci, una toponomastica di lingua italiana rispettosa della cultura locale dei trentini, in antitesi con le nomenclature imposte dall'amministrazione austriaca. Una ricerca tanto poco gradita a Vienna da far sì che dapprima fossero avviati procedimenti per malversazione e truffa nei suoi confronti per screditarlo agli occhi di chi rappresentava in parlamento; poi fu lo stesso ambasciatore austriaco a Roma a intervenire in prima persona, senza esiti, col presidente del Consiglio italiano Antonio Salandra affinché «si mettesse in riga Battisti».
La Rivista Mensile del Tci riporta inoltre «la preziosa collaborazione per quella parte della Guida d'Italia che dovrà illustrare (…) le meravigliose bellezze delle Tre Venezie», pubblicata postuma nel 1920. E il ruolo di instancabile divulgatore è documentato ad esempio dall'inattesa comparsa di Cesare Battisti in una serata del settembre 1913, dove i soci Touring che partecipavano alla Carovana Nazionale del Tci in Cadore se lo videro comparire dinanzi, dopo che aveva passato clandestinamente il confine: «nella notte tempestosa, inattesi, fecero un'apparizione a Misurina, dove ancora erano imbandite le mense, salendovi per la quasi impervia valle di Carbonin per tosto ritornarsene nelle tenebre, (...) e Cesare Battisti, le cui parole calde e dolorose strapparono insieme applausi e lagrime».
L'album, con 55 pagine e 49 fotografie inquadrate da disegni ornamentali di gusto secessionista di Depero, avrebbe dovuto celebrare le bellezze della vallata per promuoverne il turismo, come sottolineava il motto “Italiani visitate il Trentino!” posto a chiusura dell'introduzione. Si sarebbe dovuto trasformare nello strumento per illustrare un articolo di 6-8 pagine sulle vie d'accesso al Trentino quando, nel novembre 1914, la direzione del Tci fece richiesta di questo testo all'«onorevole signor Battisti» sottolineando che «occorre trattare la questione da un alto punto di vista per evitare interpretazioni esulanti da quello che è il nostro campo d'azione». Chiari i riferimenti alle precedenti attività sotto copertura di Battisti che, il 12 agosto 1914, aveva varcato il confine per arruolarsi nell'esercito italiano. Impegnatissimo – dapprima nell'attività di conferenziere a favore dell'intervento italiano nel conflitto mondiale e nell'assistenza ai profughi trentini confluiti a Milano nel 1914, successivamente negli eventi bellici – Cesare Battisti ancora nel marzo 1916 non aveva realizzato l'articolo.
Già un anno prima, però, nell'aprile 1915 Battisti si era premurato di chiedere aiuto a Rizzoli, a sua volta espatriato, per le immagini di corredo del testo, ottenendo dall'amico la replica «Ho scritto subito a casa per vedere se mi potevano mandare qualche fotografia di boschi che ancora avessi tenuto (…) Nel dubbio che non mi giungano farai bene ad andare alla sede del Touring e farti prestare l'album. Nel quale potrai scegliere le fotografie che meglio ti sembrino adatte per la pubblicazione». Un progetto, quello dell'articolo per il Touring, cui posero drammaticamente fine la cattura e l'impiccagione di Cesare Battisti.
Il filo conduttore della rassegna trentina Tempi della storia, tempi dell'arte. Cesare Battisti tra Vienna e Roma, aperta dal 12 luglio al 6 novembre al castello del Buonconsiglio a Trento, è la definizione dello storico Mario Isnenghi, secondo il quale Cesare Battisti è «una delle personalità più citate ma meno conosciute del Novecento».
Articolata in quattro sezioni, la rassegna si apre con un quadro della vivace situazione culturale del Trentino nel contesto austro-ungarico prima del 1914, dai dipinti di Giovanni Segantini a quelli di Albin Egger-Lienz. I paesaggi di Guglielmo Ciardi e le fotografie di un Trentino ancora prevalentemente rurale accompagnano poi la seconda sezione dedicata al crescente impegno di Battisti nelle questioni sociali, politiche e culturali della sua terra, assieme all’esperienza di geografo con le sue innovative ricerche sui laghi del Trentino. Segue un approfondimento sull'attività di propaganda interventista di Battisti, a ridosso dello scoppio del conflitto, e sul suo periodo bellico inquadrato nelle truppe italiane. Chiude la rassegna la sezione dedicata alla “creazione” del mito di Battisti, con i dipinti di Carrà e Barbieri che sono stati il punto di riferimento della stagione eroica della sua iconografia.
Info: Tempi della storia, tempi dell'arte. Cesare Battisti tra Vienna e Roma
Trento, castello del Buonconsiglio, ore 10-18 tutti i giorni (da fine agosto chiuso lunedì), www.buonconsiglio.it
Biglietto ridotto (8 euro) soci Tci.