
Fino a oggi era un privilegio riservato ai falchi degli emiri. E a chi viaggia spesso in business class nella regione del Golfo con Etihad, Emirates e Qatar Airways è capitato di avere come insoliti compagni di cabina sui voli di linea, incappucciati e vincolati al loro supporto, questi costosi volatili addestrati. Come documentato tempo fa da una foto sul social Reddit, dove gli animali in cabina erano addirittura 80. Ovviamente accompagnati dai loro falconieri.
Tornando in Italia, a cambiare le regole per il trasporto degli animali nelle cabine degli aerei è stata una delibera dello scorso 12 maggio dell’Enac – Ente nazionale per l’aviazione civile – stabilendo che «è consentito il trasporto in cabina di animali domestici, alloggiati all'interno di un apposito trasportino da collocarsi anche al di sopra dei sedili, purché adeguatamente assicurato tramite le cinture di sicurezza o altri sistemi di ancoraggio. Il peso complessivo dell'animale e del trasportino può essere superiore ai limiti attualmente previsti, ma non può eccedere il peso massimo previsto per un passeggero medio».

L’intervento dell’Enac, come ovvio, riguarda solo i voli in ambito nazionale. Ma ha anche un effetto chiarificatore, visto che finora ciascuna compagnia si era mossa in ordine sparso sul tema. Giusto per avere un’idea, in vista dell’estate Ita Airways aveva esteso da 8 a 10 chili il peso degli animali che potevano viaggiare in cabina. E d’altra parte, nonostante la delibera “permissiva” dell’Enac, su molte compagnie low cost il trasporto in cabina continua a essere vietato, tranne che per i cani guida (ma solo per ipovedenti e non vedenti, in generale non per i cani da accompagnamento).

Per i proprietari di cani e gatti è un’ottima notizia. Poter portare i propri beniamini in cabina, ovviamente “chippati” e dotati di libretto sanitario, evita infatti la stressante e, spesso, traumatica esperienza della stiva pressurizzata. Esperienza resa ancora più faticosa, talvolta con esiti tragici, dalle procedure di imbarco e sbarco, con animali in gabbia lasciati a lungo in attesa al sole, magari su piazzali d’asfalto incandescenti. Inutile dire che la convivenza con gli altri passeggeri richiede anche attenzione da parte dei proprietari degli animali, ma la positiva esperienza della liberalizzazione già avvenuta sui treni non fa pensare che possano emergere situazioni particolarmente critiche, a maggior ragione su voli nazionali che per forza di cose hanno una durata limitata.

Per chi non sa separarsi dei propri compagnia a quattro zampe neppure nei voli transatlantici o a medio-lungo raggio – e dispone di un portafogli all’altezza della situazione – c’è poi da segnalare K9 Jets, compagnia aerea specializzata nel trasporto aereo di animali domestici in un ambiente che garantisce il massimo comfort, e propone collegamenti a cadenza mensile tra Milano (e altre destinazioni europee), Dubai, New York e Los Angeles. La flotta di K9 Jets utilizza bireattori Gulfstream a 10 posti e, nonostante il prezzo dei ticket dell’ordine di 10mila euro a tratta, per i mesi estivi sui voli in partenza da Milano per New York (Teterboro Airport NJ) qualche posto disponibile ancora si trova, ma per il ritorno è necessario “dirottare” su Londra o Ginevra.