Agrigento è la Capitale italiana della cultura 2025. Lo ha comunicato oggi il presidente della giuria Davide Maria Desario al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. È la seconda volta che il riconoscimento va a una città siciliana, dopo Palermo nel 2018. 

Il progetto di Agrigento si intitola "Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali". Queste le motivazioni della scelta della giuria: “Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell’accoglienza e della mobilità. Il progetto risponde in modo organico all’obiettivo di presentare a un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, ma anche nazionale e internazionale. Il ricco patrimonio culturale del territorio è il volano con cui si valorizza la variegata offerta culturale proposta in un’ottica di innovazione, promozione e, di conseguenza, di un successivo sviluppo socio-economico, che trova ispirazione nei concept tecnologici più moderni. Il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni potrà promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria. La Giuria, pertanto, raccomanda la città di Agrigento per il titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2025”.

Ricordiamo anche che nel 2025 una delle Capitali Europee della Cultura sarà Nova Gorica, in Slovenia, insieme a Gorizia.

LE ALTRE CITTÀ
Oltre a Agrigento, le altre città in corsa per il titolo di Capitale italiana della cultura 2025 erano nove: 

- Valle d'Aosta: Aosta (Aostæ Città Plurale)
- Piemonte: Asti (Dove si coltiva la cultura)
- Umbria: Assisi (Perugia - Assisi. Creature e creatori)
- Umbria: Orvieto (Terni - Meta meraviglia la cultura che sconfina)
- Umbria: Spoleto (Perugia - La cultura genera energia)
- Lazio: Bagnoregio (Viterbo -  Essere Ponti)
- Lazio: Roccasecca (Frosinone - Vocazioni. La cultura e la ricerca della felicità)
- Abruzzo: Pescina (L'Aquila - La cultura non spopola)
- Puglia: Monte Sant’Angelo (Foggia - Monte Sant'Angelo 2025: un Monte in cammino)

L'INIZIATIVA 
La Capitale italiana della cultura è una novità introdotta con il Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83, contenente nuove misure in materia di tutela del patrimonio culturale, sviluppo della cultura e rilancio del turismo (convertito in legge e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 30 luglio 2014). In particolare, il provvedimento conteneva le misure ArtBonus, atte a favorire il mecenatismo culturale attraverso un credito di imposta al 65% per gli anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016.

Nel 2015 il titolo è andato a cinque città (Lecce, Siena, Cagliari, Perugia-Assisi e Ravenna), che erano le "sconfitte" al titolo di Capitale europea della cultura 2019, andato a Matera

Per la Capitale italiana della cultura 2016 è stata invece scelta Mantova; per il 2017 Pistoia; per il 2018 Palermo; per il 2020/2021 Parma; per il 2022 Procida. Nel 2023 sono Bergamo e Brescia; nel 2024 tocca a Pesaro.
La prescelta di oggi è dunque la ottava ad avere il ruolo di capitale da sola per un anno intero e a ottenere un milione di euro dal Ministero dei Beni Culturali per la realizzazione del suo progetto.