È una mostra raccolta, eppure completa come non succede spesso, quella allestita presso l'Acquario di Milano fino al 19 gennaio 2025. Intitolata Insulae aqua, racconta il magnetico mondo di Linosa, tra le meno conosciute isole italiane, attraverso due reportage fotografici, oggetti, reperti e memorie sonore: un palinsesto multimediale che permette di entrare per qualche minuto in contatto diretto con un micromondo lontano da tutto e da tutti, scabro nella sua vulcanicità eppure estremamente affascinante e suggestivo. A qualcuno verrà voglia di visitarla, Linosa, dopo aver ammirato i suoi paesaggi e i suoi volti; ad altri verrà voglia di starne lontano. Ma in ogni caso sarà poco probabile rimanerne indifferenti.

Filippo Romano, Linosa, 2024 Stampa fine art su carta cotone Foto ©Filippo Romano Tutti i diritti riservati. Courtesy Filippo Romano Studio, Milano
Filippo Romano, Linosa, 2024 - Stampa fine art su carta cotone - Foto ©Filippo Romano - Tutti i diritti riservati. Courtesy Filippo Romano Studio, Milano

Il nucleo centrale del progetto, ideato e curato da Alessandra Klimciuk, è la fotografia. Uno accanto all'altro, sono esposti 26 scatti di Gianni Berengo Gardin, in bianco e nero (alcuni inediti), e altri 37 di Filippo Romano, a colori. Due modi diversi di intendere la fotografia in un contrasto riuscito e arricchente. Berengo Gardin, nato nel 1930, tra i maestri della fotografia contemporanea, rimase a Linosa tre giorni, tra il 24 e il 26 dicembre 1991, e ritrasse quello che lui stesso definì il "Natale povero ma vivente". In tre giorni scattò la bellezza di 46 rullini, immortalando momenti di vita quotidiana, solitudini, scorci di vicoli, bambini, processioni festive. Un ritratto della più remota isola italiana segnato dalla sua consueta sensibilità e attenzione per il tessuto sociale. Accanto alle immagini di Berengo Gardin, quelle di Romano (classe 1968), realizzate tra il 2021 e il 2024 espressamente per questo progetto. Volti e ritratti, ma anche paesaggi, coloratissimi, quasi saturi, a contrasto con il nero di Berengo e del vulcano. Tanti aggettivi vengono in mente per descrivere Linosa - che, ricordiamo, è estesa su 5 kmq e abitata da 430 persone - attraverso queste fotografie: primordiale, aspra, resiliente, fragile.

Gianni Berengo Gardin, Linosa, 1991 Stampa ai Sali d’argento Vintage print Foto ©Gianni Berengo Gardin. Tutti i diritti riservati. Courtesy Archivio Gianni Berengo Gardin, Milano
Vintage print - Foto ©Gianni Berengo Gardin. Tutti i diritti riservati. Courtesy Archivio Gianni Berengo Gardin, Milano
Filippo Romano, Linosa, 2021 Stampa fine art su carta cotone Foto ©Filippo Romano Tutti i diritti riservati. Courtesy Filippo Romano Studio, Milano
Filippo Romano, Linosa, 2021 - Stampa fine art su carta cotone - Foto ©Filippo Romano - Tutti i diritti riservati. Courtesy Filippo Romano Studio, Milano

È evidentemente una riflessione sul senso di isolamento e di solitudine. Come dichiara la curatrice, "un'occasione unica per esplorare la dimensione esistenziale che accomuna quei lembi di terra circondati unicamente dal profondo blu, dove anche il modo di pensare assume le caratteristiche uniche del blue mind, sottolineando il legame primordiale e profondo tra l’uomo e l'acqua, che anche le neuroscienze confermano". 

Gianni Berengo Gardin, Linosa, 1991 Stampa ai Sali d’argento Vintage print Foto ©Gianni Berengo Gardin. Tutti i diritti riservati. Courtesy Archivio Gianni Berengo Gardin, Milano
Gianni Berengo Gardin, Linosa, 1991 - Stampa ai Sali d’argento
Filippo Romano, Linosa, 2024 Stampa fine art su carta cotone Foto ©Filippo Romano Tutti i diritti riservati. Courtesy Filippo Romano Studio, Milano
Filippo Romano, Linosa, 2024 - Stampa fine art su carta cotone - Foto ©Filippo Romano - Tutti i diritti riservati. Courtesy Filippo Romano Studio, Milano

Alla fine del percorso, in un'ultima sala detta "project room", si scoprono altri materiali linosani. Alcuni reperti, innanzitutto: pietre basaltiche, licheni, scheletri di ricci marini, conchiglie raccolti da Dario D'Emanuele, un biologo locale. Poi piccole fotografie subacquee schiudono altri mondi nascosti, quelli dei fondali basaltici e dei delfini pinneggianti, nella visione di Rebecca Giarola, linosana d'adozione. Alle pareti anche le scansioni di un quaderno scolastico-guida turistica del 1991, mentre vengono proiettati spezzoni di documentari e diffusi i suoni della brogna (la conchiglia in cui si soffiava per richiamare i naviganti) e la canzone Cu l'eruzioni di lu vulcano, cantata a cappella dalla linosana Chiara Giardina, entrambi asportabili anche scansionando un codice QR. È un modo altrettanto valido per "assaggiare" l'isola, per entrare in contatto con la sua comunità e la sua natura.

Conchiglie e pietre basaltiche nella project room di Insulae Aqua - foto Stefano Brambilla
Conchiglie e pietre basaltiche nella project room di Insulae Aqua - foto Stefano Brambilla

Il progetto Insulae Aqua vuole in realtà essere più ampio e non si esaurisce con la mostra, anzi: è una ricerca multidisciplinare in progress sulle isole remote con un approccio basato sulla comunità e l’adozione di percorsi che sostengono il dialogo e l’integrazione tra diverse aree e discipline. È sostenuto da Aedificante, progetto culturale di Taramelli srl (leader nel settore dell’edilizia privata) che promuove il dialogo tra edilizia, arte e tecnologia. Per questo sono previsti anche alcuni incontri e visite guidate, in particolare:

  • 14 dicembre, ore 16.00 “In mostra con il curatore e Filippo Romano”
  • 16 gennaio, ore 18.00 "Gianni Berengo Gardin e Davide Mengacci. Linosa"
  • 19 gennaio, ore 16.00 “In mostra con il curatore e Filippo Romano”

Una bella occasione per riflettere insieme sul concetto di isolamento e inclusione (come riportato in mostra, Jacques Derrida scriveva Che cos'è un'isola? Non c'è mondo, ci sono solo isole). E toccare con mano l'isola più "dimenticata" d'Italia.

Filippo Romano, Linosa, 2024 Stampa fine art su carta cotone Foto ©Filippo Romano Tutti i diritti riservati. Courtesy Filippo Romano Studio, Milano
Filippo Romano, Linosa, 2024 - Stampa fine art su carta cotone - Foto ©Filippo Romano - Tutti i diritti riservati. Courtesy Filippo Romano Studio, Milano

INFORMAZIONI

  • Insulae Aqua
  • Acquario Civico di Milano, Viale Gadio 2 (MM2 Lanza)
  • 28 novembre 2024 – 19 gennaio 2025
  • da martedì a domenica 10.00-17.30 (ultimo ingresso ore 17.00; chiusura biglietteria 16.30; lunedì chiuso)
  • Biglietto Acquario Civico euro 5,00 intero, euro 3,00 ridotto (la visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso)
  • Informazioni: tel. 02 88465750; www.acquariodimilano.it