Promosso da Mibact e Mit, il progetto "Cammini e Percorsi" intende recuperare oltre 100 immobili pubblici lungo i cammini e i percorsi ciclopedonali e storico-religiosi che attraversano tutta l’Italia per trasformarli in ostelli, piccoli hotel, punti ristoro, ciclofficine, punti di servizio e assistenza per tutti i pellegrini, i turisti, i camminatori e i ciclisti che ogni anno percorrono questi tracciati.
Quanti rifugi, masserie, caselli idraulici, case cantoniere sono oggi abbandonate in Italia? E quante potrebbero diventare luoghi dove accogliere chi cammina e pedala nel nostro terrirorio? Il progetto prevede azioni congiunte volte alla salvaguardia e al riuso proprio del patrimonio tipico della tradizione locale, come masserie e rifugi. Ma anche del patrimonio culturale di pregio: monasteri, castelli, ville a oggi proprietà dello Stato o degli Enti territoriali e in gran parte inutilizzati.
Il tema dei Cammini e dei tracciati storico religiosi è al centro delle agende di molte istituzioni e dell’opinione pubblica perché trasversale: coinvolge la popolazione dei camminatori, dei pellegrini e dei bikers, ma anche le Regioni, i Comuni e tutti gli enti territoriali periferici e centrali.
“Cammini e Percorsi - ha dichiarato Roberto Reggi, Direttore dell’Agenzia del Demanio - è un progetto che racchiude tutti gli obiettivi strategici che guidano l’attività quotidiana dell’Agenzia: il recupero di immobili pubblici non più utilizzati, il supporto e la collaborazione con gli Enti territoriali, il confronto continuo con le altre istituzioni per trovare soluzioni ai problemi, il coinvolgimento della cittadinanza, la trasparenza nella gestione del patrimonio immobiliare dello Stato, l’attenzione verso le realtà locali e la volontà di generare valore economico e sociale grazie alla collaborazione pubblico-privato. Come è accaduto per il progetto Fari, oggi parte un cammino appassionante di trasformazione e rigenerazione di queste 100 strutture che coinvolgerà i giovani e le realtà locali in cui vivono, un beneficio reale che impatterà sui territori e sul turismo”.
“La presenza di strutture di accoglienza e di servizio per i viandanti e i cicloturisti – ha dichiarato il Ministro Graziano Delrio – contribuirà a consolidare queste direttrici come sistema infrastrutturale nazionale della mobilità dolce e sostenibile. Gli standard qualitativi dei percorsi e la bellezza dei luoghi attraversati potranno catalizzare l’interesse di un turismo nazionale e straniero, senza far rimpiangere altri più famosi cammini. La consultazione permetterà inoltre di mantenere la caratteristica della proposta ‘dal basso’ che ha accompagnato anche l’elezione a livello nazionale di tracciati già identificati dalle associazioni e dai territori”.
Cammini e Percorsi si inquadra nell’ambito del Piano Strategico del Turismo 2017–2022 e del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche/Piano Straordinario della Mobilità turistica.