In montagna il rischio zero non esiste, chi la frequenta lo sa. La fatalità è dietro l’angolo e può colpire anche i più esperti. Eppure conoscere le regole basilari di sicurezza, dotarsi degli strumenti tecnologici, stare attenti a certe piccole accortezze, evitare di prendersi rischi inutili può salvare la vita. Per farlo bisogna prepararsi, ma questo tipo di preparazione – semplice, non trascendentale – a volte è sottovalutata da chi va in montagna.
Per questo, la community Donne di Montagna, insieme alle Guide alpine del Trentino e al Soccorso Alpino Trentino ha deciso di organizzare un evento unico nel suo genere: lo Skialp & Safaty Camp – Donne di Montagna, il primo meeting nazionale tutto al femminile dedicato allo scialpinismo, al freeride e alla sicurezza in montagna. Simboliche le date di questo evento pensato da donne e dedicato esclusivamente alle donne: dal 6 all'8 marzo. Il camp si svolgerà in uno chalet di montagna e come “base” è stato scelto il Mas de la Bolp. Due giorni in cui sono previste con escursioni sulle montagne della zona, il gruppo Ortles–Cevedale e Adamello Presanella. Escursioni accompagnate da un istruttore del Soccorso Alpino che farà eseguire prove pratiche di ricerca in valanga con l’Artva (il sistema di posizionamento satellitare, fondamentale per ritrovare le persone sepolte) e affronterà i temi chiave della sicurezza in montagna: cosa indossare e mettere nello zaino, come pianificare le uscite di scialpinismo e freeride, quali sono le nozioni essenziali di autosoccorso in valanga e la gestione delle emergenze. «Proprio l'autosoccorso – spiega Manuel Zambanini, guida alpina – nel caso dello scialpinismo e degli incidenti in valanga, è quello che fa maggiormente la differenza, perché la preparazione e i tempi rapidi di intervento dei compagni di gita, possono aiutare ad estrarre viva la persona travolta da valanga».