“Ci sono molti motivi per intraprendere un viaggio in Repubblica Dominicana, Kenya, Costa Rica, Sud Africa, India, Filippine. Ce n’è uno per cui non si dovrebbe mai partire: andare alla ricerca di sesso con minori”.
È questo l’appello contenuto nello spot contro il turismo sessuale a danno di minori, lanciato in questi giorni, proprio a ridosso delle festività natalizie, da un gruppo di Ecpat Europee (Italia-Germania-Olanda-Austria-Estonia). Il video, la cui voce narrante è quella dell’attore Arnoldo Foà, andrà in onda su molte radio e tv italiane. Lo spot è parte di un progetto finanziato dalla Commissione Europea, pensato per difendere l’infanzia di alcuni Paesi a forte rischio sfruttamento.
In Costa Rica vi è uno degli indici di prostituzione minorile più alti dell'America Centrale. Spaventosi i dati delle ultime statistiche: su 100 bambini intervistati a San José, la capitale, il 56% ha affermato che il suo ultimo cliente era un connazionale, quasi sempre della zona, e il 38% uno straniero (provenienti soprattutto da Stati Uniti, Canada, Italia e Germania).
Questo dà un'idea di quanto sia diffuso e "accettato" il fenomeno della prostituzione minorile in Paesi con un alto tasso di povertà. Nella vicina Repubblica Dominicana, nella provincia di Samanà (la ricordate? È quella che ha ospitato un'edizione dell'Isola dei famosi), il 60% delle famiglie che abita nelle città e oltre l’80% nelle campagne vive sotto della soglia di povertà; la disoccupazione è al 50%, l’analfabetismo al 33%; il 27% dei minori lavora o viene reclutato dal racket della prostituzione.
E non ci sono solo i due Paesi caribici tra le mete di turismo sessuale minorile dall'Italia, ma anche il Kenya, la Thailandia, il Brasile... Ci sono migliaia di bambini, in questi e molti altri Paesi, per i quali un adulto che porta regali non è Babbo Natale, ma un orco. Non dimentichiamolo.
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