
Siamo con il dr. Franco Arminio, qui a Bisaccia, sulla piazza del Duomo. Il Touring, come è noto, ha lanciato nel corso di questa pandemia il progetto "Passione Italia" per valorizzare le bellezze del nostro Paese e metterle in contrapposizione con la mappa del contagio, con questa immagine negativa che, soprattutto nel primo momento della pandemia, si è diffuso in Italia e nel Mondo. Chiediamo a Franco Arminio quale può essere il contributo dei borghi dell'entroterra, delle zone interne, per il rilancio del nostro paese post pandemia?
Alla luce di quello che è accaduto finora, che ha visto i paesi poco toccati dalla pandemia, indubbiamente, nelle scelte turistiche degli italiani e degli stranieri, per i prossimi mesi, è immaginabile che ci sarà più attenzione per i piccoli paesi. Perché qui il distanziamento fisico è facile. C'è una rarefazione urbanistica, un'anoressia demografica. Come se il lockdown fosse iniziato da molti anni. Io la chiamo anche la "mareggiata dello spopolamento", che ha lasciato poche cose. Quindi, assolutamente! Questa potrebbe essere una opportunità per i piccoli borghi dell'Italia interna per attrarre turismo. Bisogna fare delle iniziative che accompagnino che danno forza a questi luoghi. Immaginare che il luogo in sé possa accogliere turisti può essere ma non per tutti i luoghi. Immaginavo, già questa estate, delle residenze formative, dei paesi scuola. Si può venire, ad esempio a Bisaccia, per un corso di filosofia la mattina; di pomeriggio fare una passeggiata; la sera un corso di ballo; la cena a base di prodotti tipici. Cioè integrare la proposta. Ovviamente la base è la bellezza dei luoghi e anche il fatto che sono luoghi incolumi. Una volta tanto i piccoli borghi sono più avanti delle città. Su questo non c'è alcun dubbio.
Sì, assolutamente sì. Tra l'altro conosco molto bene Zungoli. Ci sono paesi in provincia, ad esempio Bisaccia, Monteverde, che hanno tutte le carte in regola per far parte di questo gruppo di borghi delle "Bandiere Arancioni". In generale l'Irpinia, almeno nella sua parte più orientale, è di grande bellezza. Non solo per i paesi che, nonostante il terremoto, hanno conservato una loro forma, una loro forza. Ma soprattutto per i paesaggi. Il paesaggio dell'Irpinia d'Oriente è uno dei paesaggi più belli d'Europa. Sconta, incredibilmente, una disattenzione, anche per la percezione poco attenta che ne hanno gli stessi abitanti. Essendo terre povere, non hanno mai gettato lo sguardo su queste terre. Queste erano terre da lasciare. Invece in realtà sono terre bellissime. E spero che nei prossimi anni aumenti questa percezione già negli indigeni. Ovviamente è già una premessa buona per attrarre, appunto, turisti da tutto il mondo. Perché ormai dobbiamo ragionare in una dimensione globale. Non ci aspettiamo solo turisti da Foggia o Avellino. È molto celebrato il paesaggio toscano. Però il paesaggio irpino è un paesaggio notevolissimo.
Sì, direi che è particolarmente importante in questa fase aderire ad una associazione che è attenta alla geografia, che è attenta ai luoghi meno blasonati. A torto considerati minori. Quindi aderire ai luoghi è aderire al Touring. Mi sembra un'ottima idea.
Grazie a Franco Arminio per la sua disponibilità.